(AGI) – Roma, 1 dic. – Condizioni analoghe a quando ci fu l’alluvione di Firenze. Venti meridionali, aria fredda, nevicate e piogge diffuse, acqua alta a Venezia. Suona come un campanello d’allarme la similitudine di Bernardo De Bernardinis, vice capo dipartimento della Protezione Civile, tra le condizioni meteo di oggi e quelle del mai dimenticato 1966, l’anno della devastante alluvione di Firenze. Non basta, dice all’Agi De Bernardinis, stanotte ci sara’ un abbassamento delle temperature e quindi avremo a che fare anche con il ghiaccio. I punti critici dell’istantanea scattata dalla Protezione Civile riguardano l’Emilia Romagna ed essenzialmente due situazioni specifiche: la prima sul fiume Reno, l’altra sui fiumi Panaro e Secchia. “Le piogge significative di questi giorni e le temperature alte che hanno fatto sciogliere la neve in quota, porteranno delle ondate di piena – spiega De Bernardinis -, in particolare nella zona di Cento, dove il ponte sul fiume e’ stato chiuso sia ai veicoli che ai pedoni e viene monitorato dai volontari, dai tecnici di bacino e della piena. Controlli stringenti anche per il Panaro e il Secchia nel modenese che hanno superato i livelli di piena del 2005 e dove alcune case sono gia’ state evacuate a scopo precauzionale. Tutte le forze disponibili sono state mobilitate – conclude – e pensiamo di essere pronti ad affrontare anche una situazione difficile come puo’ essere l’esondamento dei fiumi in piena”.