Stracciato il record di Piano Ruggio: sfiorati i -30°C

MeteoWeb

A cura di Renato Sansone

Piano Ruggio sorprende ancora, e questa volta lo fa sfornando dati inimmaginabili sul suolo lucano sino a qualche anno fa, quando le rilevazioni mesoclimatiche delle doline non erano ancora state prese in considerazione. Vi proponiamo tutti i dati scaricati dal datalogger nel mese di Gennaio.

Il mese di Gennaio 2010 ha “sfornato” un nuovo record termico assoluto: -29.4°C, che va a sostituire quello raggiunto il 21 Dicembre 2007 (-26.2°C). Quella sera il radiosondaggio di Brindisi indicava una temperatura di -5.3°C ad 850 hPa (sul massiccio, posto molti più Km ad Ovest, molto probabilmente il valore era 1°C più su). Il valore è stato raggiunto giorno 24 alle 7:20, anche se è rimasto tale sino alle 8:10 con debolissime oscillazioni. Nel complesso il mese è risultato freddo anche nella media totale, ma non soltantoLa media delle minime è risultata essere di -7.0°C, valore decisamente basso in relazione all’anno precedente. Ciò che colpisce sono le giornate di ghiaccio, sicuramente dovute anche all’ottimo innevamento della piana: ben 17. Nuovo “record” del mese anche per quanto riguarda il numero dei valori <0°C: per ben 27 giorni infatti il datalogger ha indicato valori negativi. Nella media invece la massima temperatura assoluta, registrata nella prima decade del mese.

Al giorno più freddo è seguita un’altra giornata gelida, che a sua volta avrebbe battuto il vecchio record. Quella sera il raffreddamento “fabbricato” dalla dolina è stato ancor più evidente, in quanto in libera atmosfera la temperatura si attestava intorno ai -2/-3°C ad 850 hPa.

Nella prossima tabella vi proponiamo i dati orari del giorno 24, per cercare di ricostruire ciò che si è verificato quella notte a Piano Ruggio. Il vero crollo termico si è avuto dopo le 19, quando in 60 minuti la temperatura è crollata di 5.6°C. A quanto pare una tenue nuvolosità o deboli brezze hanno interferito leggermente sul valore, riportandolo a -10.7°C. Da li in poi c’è stato il crollo che ha portato al record, con picchi di quasi 6°C/h. Un ipotetico turista che osservando una bellissima giornata azzurra avesse scelto Piano Ruggio come meta, avrebbe trovato sino alla tarda mattinata valori glaciali, sicuramente inaspettati dal grande pubblico

Per concludere vorremmo ricostruire gli eventi più interessanti, facendo riferimento agli incredibili sbalzi termici che si verificano nelle doline quando per vari motivi vengono rimescolati i bassi strati, o semplicemente al sorgere o al calare del Sole.

Ecco qualche dato:

12 Gennaio, ore 2:00. La temperatura è indicata a -4.2°C dopo una giornata fredda con max di -0.3°C.

Esattamente un’ora dopo la temperatura crolla a -10.2°C. Rimarrà in doppia cifra negativa per circa un paio d’ore. Alle 5:30 infatti il valore è indicato a -10.3°C, ed alle 6:30 il datalogger indica -3.1°C.

Notte del 15 Gennaio, sono le ore 2:20. La piana di Ruggio è un congelatore. La temperatura infatti è indicata a -15.1°C con umidità al 90.7%. Probabilmente la copertura successiva del cielo provoca un aumento di temperatura impressionante. In 1 ora infatti si passa dai -15.1°C a -1.9°C. Ma il dato è probabilmente più eclatante se considerassimo come alle 2:50 la temperatura fosse ancora di -13.0°C, per cui in 30 minuti si è avuto un incremento termico di 11.1°C.

Tardo pomeriggio del 16 Gennaio: giornata di ghiaccio a Piano Ruggio, con temperatura di poco sotto gli 0°C. Un valore tipico delle nostre montagne in quel periodo.

Ma quando il cielo è sereno Piano Ruggio sorprende tutti. Se con la luce del giorno il valore si attestava intorno ai -1°C, alle 20 era già a -10.6°C, e alle 2:50 a -20.2°C. Insomma, 20°C di crollo in poche ore per raffreddamento radiativo!

Mattina del 18 Gennaio: a volte l’irragiamento del suolo si verifica anche a tarda notte o addirittura nel primo mattino. Non è mai tardi infatti per un crollo termico. Quella mattina si è avuto un picco di -10.4°C alle 8:40 del mattino. Nulla di eclatante rispetto ai valori che sa sfornare il piano. Ma se considerassimo che alle 6:00 si era fermi a -2°C e che lo stesso valore era presente alle 10:20, notiamo appunto la possibilità di picchi gelidi e

improvvisi appena le condizioni lo permettono.

24 Gennaio: un discorso a parte merita il 24 Gennaio, giorno di cui abbiamo già ampiamente parlato. Dopo la minima che ha addirittura sfiorato i -30°C, la temperatura è risalita sino alla max di -0.8°C, per poi crollare nella notte successiva nuovamente intorno a quei

valori.

Giorno 25 Gennaio si è avuto un drastico aumento termico, anche se il record del 2007 di 22.7°C in 60 minuti risulta ancora “imbattuto”.

A risentirci per il riepilogo dei mesi di Febbraio e Marzo.

Condividi