Ancora scosse sismiche in Giappone, colpita la prefettura di Nagano: decine di feriti

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Sono almeno 12 i feriti, comunque non gravi, causati dall’ennesima scossa di terremoto in Giappone, verificatasi stamattina alle ore 08:6 locali (l’1:16 della notte in Italia) nella prefettura di Nagano, 180 km a nordovest di Tokyo, causando panico nella popolazione e danni ad abitazioni e infrastrutture. La scossa è stata di magnitudo 5,4 della scala richter, ma molto superficiale: l’ipocentro è stato infatti ad appena 4 chilometri di profondità, a ridosso delle vicine province di Niigata, Shizuoka e Yamanashi. Sono in corso altre scosse di assestamento, di cui l’ultima di 3.9 di magnitudo alle 14.11 (le 7.11 in Italia), e l’ antico castello di Matsumoto, costruito nel XVI secolo, ha accusato danni pesanti: sull’ alta torre sono state contate almeno una decina di crepe, tra cui una di poco superiore al metro che, stando a quanto riferito dalla tv pubblica Nhk, non è una minaccia alla stabilità dell’ edificio che è considerato un tesoro nazionale e un esempio di difesa militare del periodo dello shogunato.

Secondo Akira Nagai, funzionario della Japan Meteorological Agency (Jma), ”è probabile che l’attività di assestamento di intensità fino a 5 (sulla scala nipponica di 7, ndr) possa aver luogo nella prossima settimana”. Valutazioni in linea con le statistiche sul Giappone che ogni anno registra circa il 20% di tutti i terremoti di magnitudo pari o superiore a 6 a livello mondiale.

Appena l’11 marzo scorso, la costa nordorientale dell’isola di Honshu è stata devastata dallo tsunami con onde alte fino a 40 metri, provocato dal sisma di magnitudo 9.0, provocando circa 23.000 tra morti e dispersi e la crisi ancora irrisolta della centrale nucleare di Fukushima, la più grave dall’incidente di Cernobyl del 1986.

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