Stamattina una serie di emissioni di cenere dal cratere attivo posto sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est ha marcato la ripresa di un’attività esplosiva, che ha prodotto dei boati udibili in molti centri abitati sui versanti dell’Etna, ad una settimana dall’ultimo episodio parossistico dal medesimo cratere. Ulteriori sviluppi verranno tempestivamente comunicati.
Nel frattempo, l’attività stromboliana iniziatasi nella serata dell’11 luglio all’interno della Bocca Nuova sta continuando con leggere fluttuazioni; durante un sopralluogo effettuato nella serata del 15 luglio da personale dell’INGV-Catania (Salvatore Giammanco e Boris Behncke), l’attività stromboliana sembrava inizialmente leggermente diminuita rispetto a com’era stata osservata due giorni prima; nel corso di un’ora e mezza di osservazione è fortemente aumentata per raggiungere livelli superiori a quelli osservati il 13 luglio. Inoltre era presente, immediatamente ad ovest della bocca esplosiva, una colata lavica attiva, che usciva da sotto una copertura piroclastica prodotta dall’attività stromboliana, e scendeva in una cascata all’interno di una depressione più profonda nella parte centro-occidentale della Bocca Nuova. La presenza di dense nubi di gas e la forte attività esplosiva hanno reso una migliore visualizzazione della colata impossibile.
L’ultima attività effusiva all’interno della Bocca Nuova risale all’autunno del 1999, quando la lava, assieme a un complesso di coni piroclastici, hanno completamente colmato la depressione craterica e portato ad una serie di trabocchi fino a 4.2 km di distanza dal cratere sul versante occidentale etneo.