Fukushima: nuova visita del premier Kan

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Il premier del Giappone, Naoto Kan, è tornato nella prefettura nord-orientale del Giappone, quella di Fukushima, dove si è verificata la più grave crisi nucleare del mondo dopo quella di Cernobyl nel 1986, a causa dei danni provocati alla centrale di Fukushima Daiichi 1 dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo. Kan, che dal giorno del disastro aveva effettuato sopralluoghi nella zona già altre 4 volte, si è incontrato con i sindaci di dodici località coinvolte dall’emergenza radioattiva. “Adotteremo le misure del caso ascoltando attentamente le vostre opinioni“, ha assicurato all’inizio della riunione, tenutasi in un hotel di Koriyama, a una sessantina di chilometri dall’impianto atomico lesionato. In precedenza il premier nipponico aveva raggiunto il centro sportivo dove sono attualmente ospitati i tecnici impegnati a riportare la centrale sotto controllo. “Grazie a voi stiamo gradualmente compiendo progressi nel rimediare all’incidente di marzo“, ha detto Kan, che indossava la loro stessa tuta blu.

All’inizio della settimana prossima sono attesi provvedimenti nel governo per risistemare gli abitanti fatti allontanare dalla cosiddetta ‘fascia di evacuazione’, compresa tra i 20 e i 30 chilometri dal complesso nucleare. Secondo quanto riferiva oggi il quotidiano ‘Ashai Shimbun’, la situazione complessiva sarebbe migliorata a sufficienza per indurre le autorita’ di Tokyo a restringere tale ‘fascia’ a partire dall’inizio del mese prossimo. Per il momento rimarra’ invece inalterata la fascia di totale interdizione piu’ interna, che si estende cioe’ entro i 20 chilometri dalla centrale di Fukushima. Tre giorni fa il capo del governo aveva suscitato un polverone affermando che il Giappone dovrebbe via via ridurre la propria dipendenza dall’energia nucleare per poi rinunciarvi del tutto. Ieri però il ministro del Commercio, Banri Kaia, aveva puntualizzato che si tratta di una mera opinione personale, e che non riflette il punto di vista dell’esecutivo ne’ tanto meno lo impegna, come del resto ammesso dallo stesso interessato.

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