C’e’ anche un sardo, Sandro Usai, 40 anni di Arbus (Medio Campidano) tra i dispersi a Monterosso (Sp). L’uomo, ultimo di 5 figli, e’ emigrato dal centro minerario nel ’99 per fare il cameriere nella penisola, e’ sposato con Elena Gargano e padre di un bimbo di 9 anni, e’ un volontario della Protezione civile ligure. ”E‘ uscito da casa per liberare i tombini ed e’ stato travolto dal fiume di fango che e’ venuto giu’ dalla montagna”, riferiscono all’Adnkronos Franco Atzori e Gianni Lampis, il sindaco di Arbus e il suo vice, che ieri sera sono stati a trovare la famiglia di Usai appena in paese e’ arrivata la notizia della tragedia. In via Pietro Leo, nel piccolo centro minerario del Medio Campidano, nessuno parla: la famiglia, di umili lavoratori, e’ gia’ colpita duramente dalla malattia del padre Bruno, minatore, ora in ospedale. La madre Rosina Manis, insieme ai quattro fratelli del disperso, sperano ancora, chiusi nel dolore, ”ma anche aggrappati ad un filo di speranza”.
”Ho chiamato il sindaco di Monterosso Angelo Betta – ha detto Atzori – e mi ha detto che era con Sandro nel momento in cui e’ stato travolto. Mi ha detto che l’ha visto aggrapparsi ad un cancello verde, ma poi ha mollato la presa ed e’ stato trascinato via dal fiume di fango. Per un attimo ha afferrato un palo della luce, ma la furia dell’acqua era troppa. Ora lo cercano tra le macerie e il fango”.
Sandro Usai, sposato con Elena e padre di un bimbo di 9 anni, era molto attivo nel circolo de sardi e nella Protezione civile, dove ad Arbus c’e’ una forte tradizione di solidarieta’ nel corpo dei volontari. Era tornato in paese ad agosto, per le ferie estive. Emigrato nel 1999 insieme a due amici e come molti altri suoi compaesani a cercare un lavoro nel nord Italia, prima Milano, poi in Liguria, ad Alassio, poi nel 2002 il definitivo distacco dal paese con il cambio di residenza a Monterosso, dove appunto, aveva trovato l’anima gemella. ”Siamo tutti in attesa di notizie – riferisce il vice sindaco Gianni Lampis – cerchiamo di non mollare neppure l’ultima speranza”. Il paese, dove tutti si conoscono, si e’ stretto intorno alla famiglia Usai.