”Ho parlato con il prefetto che mi ha escluso che ci sia stato un’immissione di acqua in maniera non corretta”. Cosi’ il capo dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano notizie sulle voci che circolano da due giorni ad Aulla, soprattutto tra la popolazione, sulla responsabilita’ della diga di Teglia nell’improvviso innalzamento del fiume Magra che ha esondato dagli argini martedi’ pomeriggio. ”Al momento e’ una leggenda metropolitana – ha proseguito Gabrielli -: le dighe hanno sistemi di controllo molto avanzati. Comunque andremo a verificare”. Alle voci che si rincorrono gia’ da ieri nella cittadina della Lunigiana ha risposto anche Edison, che gestisce la diga da una decina di anni: ”Tutte le operazioni previste sono state svolte in accordo con le norme e le procedure”. La diga che si trova a monte di Aulla, nel Comune di Mulazzo, era stata costruita nel 1921 e negli anni ’30 fu acquistata dalla Falck che la utilizzava per portare acqua alla fabbrica di armi di Bagnone. Inizialmente aveva una portata di 1 milione e 200 mila metri cubi d’acqua, ora questa e’ in parte diminuita. Una decina di anni fa e’ stata acquistata dalla Edison che la gestisce per la produzione di energia elettrica.