”Lo prenda pure, me lo paghera’ piu’ avanti, quando saremo piu’ tranquilli”. Parole che hanno il sapore della speranza e della normalita’, quelle pronunciate da un anziano commerciante di Brugnato a una donna entrata nel suo piccolo market ancora sporco di fango alla ricerca di una confezione di pile, come riportato dall’Ansa. Per la comunita’ brugnatese, il bisogno di ritrovare la quotidianita’ e’ piu’ forte del fango che attanaglia il borgo. Lo sa bene il vicesindaco Corrado Fabiani, che sta incalzando i commercianti a riaprire le attivita’. ”Dovete riaprire i negozi, i bar, i ristoranti: il paese deve tornare a vivere” e’ il messaggio che riecheggia tra i vicoli ancora feriti dall’alluvione. ”L’economia e’ la ricchezza di questo paese – continua Fabiani – dobbiamo avere la forza di ripartire subito e di tornare alla normalita’, questo e’ il miglior segnale che si puo’ dare alla cittadinanza”. Certo, non tutti potranno rialzare le saracinesche. Alcuni, quelli del centro storico, si sono salvati dalla furia cieca del fiume e gia’ oggi rialzeranno le saracinesche. Per altri, questo sara’ un altro giorno da dedicare a pala e fango, ed alla conta dei danni subiti.
Intanto le maestre delle scuole di Varese Ligure hanno preso scope e secchi, e si sono recate a Brugnato per pulire la scuola materna del paese, invasa da fango e acqua. Le insegnanti e le collaboratrici scolastiche – Rosaria, Silvana, Mariangela, Marzia, Maria Franca, Anna, Rita, Karen, Fabrizio, Luciana e Milva – capeggiate dal sindaco Michela Marcone hanno ripulito da cima a fondo i locali, rendendo la scuola dell’infanzia accogliente in vista del ritorno a scuola, previsto per giovedi’. ”Quello scolastico e’ uno di quei servizi da ripristinare al piu’ presto – sottolinea la Marcone – proprio per dare ai bimbi quel segnale di continuita’ e di ritorno alla normalita’, nonostante intorno tutto sia devastato”.