”Smettiamola di chiamarle calamita’ naturali: le frane delle colline, le esondazioni dei corsi d’acqua, gli allagamenti delle citta’, le devastazioni del territorio che provocano vittime e ingenti danni economici hanno responsabilita’ precise”: questo il commento di Fabrizio Vigni, presidente nazionale Ecologisti democratici, sulle alluvioni che hanno colpito molte zone d’Italia. ”Cos’altro ci si puo’ aspettare di diverso -continua- quando su un territorio cosi’ fragile come quello italiano, gia’ ferito per decenni dall’incuria, dall’abusivismo edilizio, dalla mancanza di politiche di prevenzione, si scaricano anche gli effetti dei pesantissimi tagli ai finanziamenti per la difesa del suolo operati dal governo? Mentre corre il drammatico rischio di un collasso economico – finanziario, l’Italia e’ gia’ in default ambientale”. ”Ce ne rendiamo conto o no? Ce lo dicono le immagini di queste ore dalla Liguria e dalla Toscana, come quelle degli allagamenti di Roma nei giorni scorsi. Mentre l’Italia affonda sotto il peso dell’incuria verso il territorio -rileva Vigni– il Ministero dell’Ambiente viene di fatto cancellato e le risorse, a cominciare da quelle per la difesa del suolo, sostanzialmente azzerate”. ”Non meno sconcertante e’ che quando si discute di misure per lo sviluppo e la ripresa economica non si pensi ad inserire gli interventi per la manutenzione del territorio e delle citta’ tra gli interventi piu’ utili e piu’ importanti. Un piano nazionale per la riqualificazione ambientale e la difesa del suolo: questa deve essere considerata – conclude il presidente Ecodem – la piu’ importante opera pubblica di cui l’Italia ha bisogno, se vogliamo garantire la sicurezza dei cittadini, evitare i costi conseguenti a frane ed alluvioni, contribuire alla crescita di un’economia sostenibile”.