La Camera bassa del Parlamento australiano ha approvato sul filo di lana la legge che istituisce la ‘carbon tax’, aspramente criticata dall’opposizione. Il provvedimento, promosso dal primo ministro australiano, la laburista Julia Gillard, alla testa di una coalizione che include i Verdi e tre deputati indipendenti, è stato adottato con 74 voti a favore e 72 contrari. Se anche la Camera alta confermerà questo risultato il prossimo novembre, i grandi inquinatori dell’Australia dovranno pagare una tassa a partire dal 1 luglio 2012. La legge votata prevede l’imposizione di una tassa di 23 dollari (17 euro) per ogni tonnellata di CO2 ai 500 più grandi inquinatori del paese. In Australia il tasso di emissione di CO2 per abitante è uno dei più elevati al mondo. A partire dal 2015, la tassa, frutto di un compromesso tra il Labor e i Verdi, fondamentali per tenere in piedi il governo di sinistra, lascerà il posto a uno scambio di quote di emissioni nella zona Asia-Pacifico, a prezzo variabile, fissato dal mercato.