Dopo una delle estati più fredde degli ultimi anni, nel nord della penisola Iberica sembra che quest’autunno voglia compensare l’anomalia della scorsa stagione con un caldo assolutamente fuori dal normale. Le temperature massime arrivano ogni giorno sui +30°C ormai da oltre una settimana, e proprio dall’inizio dell’autunno, dal 21 settembre, la colonnina di mercurio è cresciuta fino a raggiungere picchi tipici del mese di luglio su gran parte di Spagna e Portogallo.
Le alte temperature sono accompagnate da scarse precipitazioni, e questa siccità gradualmente sta creando problemi per l’approvvigionamento idrico in una zona dove di acqua ce n’è sempre stata in eccesso cioè nelle Regioni Atlantiche della penisola Iberica.
Questi problemi hanno portato a situazioni critiche come la carenza di acqua in alcuni piccoli villaggi nel nord e, peggio ancora, l’aumento degli incendi boschivi in diverse regioni del paese.
Una delle regioni più colpite dagli incendi è quella di Galizia, nel nord-ovest della penisola iberica, a nord del Portogallo. Questa regione è nota per le sue vaste foreste ed è stata colpita da oltre 400 incendi in meno di due settimane, tanto che sonostati carbonizzati oltre 600 ettari di boschi!
La cosa peggiore è che, come hanno dimostrato gli esperti, la stragrande maggioranza degli incendi in questa regione sono stati di natura dolosa. Alcuni causati probabilmente da piromani, molti altri appiccati per speculare sulla terra.
Questo autunno caldo e secco sta diventando un problema enorme per la regione della Galizia, che come ogni anno perde sempre più ettari di verde.