“Il Protocollo di Kyoto, a quasi 15 anni dalla sua approvazione e dopo sei anni dalla sua entrata in vigore, non sembra essere lo strumento adatto per prevenire e ‘governare’ i cambiamenti climatici“. Lo ha affermato Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente, durante la presentazione oggi a Roma del paper ‘Pragmatismo climatico’, organizzata dalla rivista Formiche. “Il Protocollo – ha spiegato Clini – non è un meccanismo globale perché coinvolge solo un numero limitato di Paesi, e non è in condizione di affrontare le complesse e molteplici sfide dei cambiamenti climatici che hanno natura e dimensioni globali, anche se con effetti locali“. Secondo il direttore generale del Ministero dell’Ambiente “l’approccio bottom up non consente di dare una risposta alla esigenza di accordi e regole che favoriscano sia le condizioni per le trasformazioni del mercato energetico globale, sia la realizzazione e il finanziamento di un sistema globale di prevenzione, allerta e gestione degli eventi climatici estremi“. “La leadership Usa – ha concluso Clini – si misurerà certamente sulla capacità di iniziativa interna ma anche e soprattutto su una nuova iniziativa globale in grado di affrontare concretamente e nelle sedi giuste la sfida dei cambiamenti climatici“.