E’ stata ottenuta la mappa a colori della superficie di Titano, il piu’ grande satellite di Saturno, grazie alle immagini raccolte in sei anni dalla missione Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Questo particolare mosaico e’ stato ricostruito da un gruppo internazionale di astronomi coordinato dall’universita’ francese di Nantes. La mappa si basa sulle immagini a infrarossi raccolte dallo spettrometro Vims (Visual and Infrared Mapping Spectrometer) della sonda Cassini nel corso dei primi 70 passaggi ravvicinati di Titano. Ogni immagine e’ stata corretta e filtrata in modo da ridurre le differenze dovute alle condizioni di luminosita’ e alle distorsioni causate dall’atmosfera spessa e opaca, fatta principalmente di azoto. La luna di Saturno e’ infatti ricoperta da nuvole di metano ed etano, e sempre piu’ dati fanno pensare anche alla presenza di piogge di metano. La sonda Cassini ha fatto 78 passaggi ravvicinati a Titano fino al luglio 2004, quando e’ entrata nell’orbita di Saturno, e altri 48 sono previsti entro il 2017. Fino ad oggi, quindi, lo spettrometro Vims ha avuto poche occasioni per studiare Titano con una maggiore risoluzione spaziale. Cio’ significa che la mappa a colori mostra piu’ dettagli di alcune regioni rispetto ad altre. Gli stessi ricercatori specificano che le immagini a bassa risoluzione sono state usate come sfondo, mentre sopra vi sono state sovrapposte quelle ad alta definizione, che mostrano dettagli fino a 500 metri per pixel. Nel futuro, questa attivita’ di mappatura permettera’ anche di osservare come la superficie di Titano e la sua atmosfera cambiano con il passare delle stagioni.