Incidente nucleare in Belgio: neanche un mese fa l’esplosione nel sud della Francia

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Non e’ passato neanche un mese da un altro allarme legato al nucleare partito dall’Europa: il 12 settembre scorso l’incidente avvenuto nel sito francese per il trattamento dei rifiuti radioattivi di Marcoule si e’ chiuso nel giro di poche ore con il bilancio di un morto e quattro feriti. Come l’incidente reso noto oggi e avvenuto nel Nord del Belgio, nell’impianto per il trattamento dei rifiuti della Belgoprocess a Dessel, l’esplosione di Marcoule non e’ avvenuta in una centrale nucleare. Il 12 settembre scorso, in uno dei tanti impianti del grande sito che si trova nel Sud della Francia, si e’ verificata l’esplosione in un forno per il trattamento del combustibile, dovuta a un sovraccarico. L’incidente e’ stato classificato fin dall’inizio come ”di tipo convenzionale” dagli esperti del settore, ma l’allarme che si era immediatamente diffuso in tutta l’Europa. Alta l’attenzione in Italia, considerando i 250 chilometri che separano Marcoule da Torino. Le tre centrali costruite a Marcoule fra il 1955 e il 1960 sono dismesse da tempo. L’ultima e’ stata chiusa nel 1984 e a partire dal 1970 il sito e’ utilizzato soprattutto a scopi di ricerca e per il trattamento sia del combustibile nucleare, sia dei materiali che sono venuti a contatto con ambienti contaminati, dalle tute usa-e-getta utilizzate dai tecnici ai metalli (compresi viti, bulloni e altre attrezzature). Il sovraccarico ha fatto salire la temperatura, portandola al di sopra del livello di sicurezza e di conseguenza e’ avvenuta l’esplosione, che ha travolto le persone che in quel momento si trovavano vicino al forno. L’allarme e’ rientrato nell’arco di cinque ore, quando l’Autorita’ per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha dichiarato l’incidente chiuso e senza ”conseguenze di natura radiologica ne’ azioni di protezione della popolazione”. Le analisi condotte anche nei giorni successivi all’esterno del sito di Marcoule dall’Istituto francese per la radioprotezione e la sicurezza nucleare (Irsn) hanno confermato che non c’e’ stato rilascio di materiale radioattivo. Gli esperti dello stesso istituto hanno definito ”molto molto debole” la radioattivita’ rilevata all’interno della fornace.

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