La Puglia è la regione meno montuosa d’Italia e proprio grazie alla sua orografia molto poco accentuata, permette minime di tutto rispetto nelle serate serene con calma di vento. E’l’irraggiamento notturno, il fenomeno per il quale il suolo perde notevolmente calore facendo registrare una forte inversione termica nei bassi strati. Gli ultimi due giorni hanno fatto registrare temperature minime molto basse, tornando addirittura, in alcune località, a segnare valori negativi proprio come in pieno inverno. Nel nord della regione, nella provincia di Foggia, spicca la località di Ascoli Satriano, che con una minima di 0.6°C è l’area più fredda della provincia. Tra le località più conosciute troviamo Cerignola (1°C), Foggia (2.2°C), Lucera (2.4°C), Manfredonia (4.2°C), e così via, sino alla stazione di Lesina, località molto vicina al mare e mitigata dai laghi di Lesina e Varano. Scendendo lungo la nuova provincia, troviamo Andria, località freddissima della Puglia, che indica addirittura un valore negativo: -0.5°C. Davvero notevoli vista l’ubicazione della stazione, posta a soli 151 metri s.l.m. La località più mite risulta la costiera Trani, con un seppur freddo 5.4°C. Nel barese le temperature murgiane non sorprendono certamente. Si tratta di località comprese tra 3-400 metri, che molto spesso si avvicinano agli zero gradi e che in inverno scendono a volte anche abbondantemente sotto. Sono le stazioni di Murgia Antici, Altamura, Palo del Colle. Naturalmente i valori tendono a divenire più miti man mano che ci si spinge verso le coste, dove troviamo i valori di Bari (8.6°C) e Monopoli (9.4°C). Molte località della murgia registrano i loro valori più bassi in giornate ventilate, con irruzioni fredde in corso. Nel tarantino orientale è facile imbattersi in vaste pianure soggette a ottime inversioni termiche, sin nei pressi del mare. Torricella è un comune di circa 5000 abitanti posto appunto quasi sul mare, e nelle notti serene sforna dati davvero eclatanti. Naturalmente parliamo delle campagne circostanti il paese, in aree non soggette alla cementificazione. Nella mattinata di ieri si è verificata la prima brinata della stagione autunnale 2011. Freddi anche i valori del versante occidentale, dove Castellaneta marina è scesa pur sempre a 4.7°C, valore di tutto rispetto per il periodo. Da notare che la stazione di Martina Franca presa come riferimento si trova a soli 297 m s.l.m., anzichè i 431 m s.l.m. della città. Il Brindisino vanta la stazione più fredda della regione: Ostuni sarolo. Come più volte abbiamo citato, quest’area non ha nulla a che vedere con la citta bianca, posta in collina e dalla quale è possibile ammirare il mare Adriatico. Sarolo è in un’area carsica murgiana, e ancora una volta i -0.7°C registrati rappresentano il valore assoluto più basso. La stazione rileva escursioni termiche giornaliere fortissime, alle volte superiori ai 23°C. Molto freddi anche gli altri valori, considerate le quote delle stazioni di rilevamento, poste a poco più di 100-150 m s.l.m. Ed infine scendiamo nel leccese, che mostra un’ampia area capace di minime molto basse in relazione alla quota. Molte di queste località distano molti chilometri dal mare, e scendono vertiginosamente dopo valori giornalieri abbastanza miti. Lecce ad esempio dopo aver registrato la minima di 0.9°C, è salita agli oltre 18°C del giorno, registrando un’ottima escursione termica giornaliera. I valori complessivi rientrano in un range compreso tra 1°C – 6°C. Insomma, la Puglia presente vaste aree soggette a minime di tutto rispetto: dalle pianure costiere a quelle murgiane e sino alle doline garganiche e del sub-appennino dauno. Il Tavoliere, così come la Valle della Cupa, la Salina Grande nei pressi di Taranto, le aree murgiane, ecc, sono tutte aree capaci di inversioni termiche pronunciate. Dati a cura dell’Associazione regionale Consorzi Difesa Puglia.