Meteo Week-End: forte maltempo al centro/sud, migliora invece al nord

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Ecco i temporali in formazione sull'Italia centrale che precedono l'avanzata dell'impulso freddo da nord

Quella appena trascorsa verrà ricordata come una delle settimane più calde e secche mai registrate nella prima decade di Ottobre. Non per caso l’inizio di settimana è stato caratterizzato da temperature prossime alla soglia dei +28° +30° in buona parte delle nostre regioni centro-settentrionali, dove la calura ha toccato dei picchi record per il mese corrente.Diversi, infatti, i record di caldo mensili superati o eguagliati in alcune stazioni dell’aeronautica militare del centro-nord.Ma sul resto della MittelEuropa, sede dell’imponente struttura anticiclonica, è andata molto peggio, con una lunga sfilza di record mensili letteralmente bruciati, specie tra Francia, Belgio, Germania, dove la colonnina di mercurio si è attestata poco al di sotto dei +30°, valori da piena estate.
Fortunatamente tra mercoledi e giovedi è giunto il tanto atteso e invocato cambio configurativo. Il vortice polare è andato gradualmente ad organizzarsi sull’area scandinava favorendo l’incubazione di una profonda area depressionaria, minimo barico al suolo sceso sotto i 970 hpa, ben strutturata anche in quota, che dal mar di Norvegia si è poi spostata sul territorio svedese, aprendo la discesa di un lungo corridoio di fredde correnti di origine sub-polare che dal mare di Groenlandia si sono fiondate di gran corsa verso il mar di Norvegia, mar del Nord, sfociando fino al cuore della MittelEuropa, attraverso sostenuti venti settentrionali, in genere da NO.La discesa artica, la prima di stagione, si è tenuta sotto la regia di una acuta saccatura in quota, propagata dal profondo vortice ciclonico centrato sul nord della Svezia, che allunga le proprie propaggini più meridionali in direzione del “mare Nostrum”.Le masse d’aria fredde, provenienti dalle latitudini sub-polari, hanno invaso il settore centro-occidentale del vecchio continente nella giornata di ieri, favorendo un improvviso quanto intenso calo dei valori termici che ha riguardato molte nazioni, dalla Norvegia al Regno Unito fino alla Francia, al Belgio, l’Olanda, la Germania, la Svizzera e infine anche l’Austria e parte della Repubblica Ceca.Considerando le temperature prossime ai record dei giorni scorsi in questi territori si sono verificati dei veri e propri “capitomboli termici” in meno di 24 ore, tanto che in alcune località si sono persi -10° -12° rispetto il giorno precedente.Le masse d’aria fredda, in discesa da nord-ovest, sono precedute da un esteso fronte freddo che durante la scorsa nottata ha valicato l’insormontabile barriera alpina raggiungendo le nostre regioni centro-settentrionali, da stamattina alle prese con i primi rovesci e temporali sparsi che dal Veneto e dalla Romagna si vanno a spostare rapidamente in direzione delle regioni centrali, dove nelle prossime ore non sono da escludere dei fenomeni temporaleschi di forte intensità, caratterizzati da occasionali grandinate e forti colpi di vento (downburst).Sul nord invece la situazione andrà rapidamente a migliorare, anche grazie all’introduzione dei venti di “Foehn” dalle vallate alpine che puliranno l’aria, rendendo i cieli della Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia in genere limpidi o poco nuvolosi.

Duro affondo della saccatura artica in direzione del nostro paese

 Una volta dribblato l’ostacolo eretto dalle Alpi l’aria fredda in discesa dal mar di Groenlandia aggirerà il baluardo montuoso sia da ovest, attraverso la Valle del Rodano (Mistral), che da est, dal golfo di Trieste, con l’irrompere di forti e turbolenti raffiche di Bora che già in queste ore si iniziano a sentire sul capoluogo della Venezia Giulia, dove il termometro è sceso fino a +8° a livello del mare.Tra il pomeriggio e la serata i sostenuti e freddi venti di Bora, Grecale e Tramontana si verseranno lungo le coste di Marche, Abruzzo e Molise, arrivando fino al Gargano, apportando l’atteso quanto brusco calo termico sui settori adriatici, a suon di rovesci e occasionali grandinate.Temperature in calo anche sulla Sardegna che è stata già raggiunta dai primi refoli freddi portati dai sostenuti, a tratti forti, venti di Maestrale che escono a gran velocità dalla Valle del Rodano, con forti burrasche (raffiche sugli 80-90 km/h) concentrate tra il golfo del Leone e il mar di Corsica.Come da copione l’irrompere degli intensi e freddi venti di Maestrale sul Mediterraneo centrale ha provocato l’insorgenza del solito minimo barico orografico sottovento al golfo di Genova (che non per caso è una delle aree con la maggior formazione di cicloni extratropicali del pianeta).Tale area ciclonica secondaria, minimo sceso sui 1003 hpa,  nel corso della serata e della nottata successiva scavalcherà l’Appennino per portarsi lungo il medio-basso Adriatico.Ciò favorirà un rapido miglioramento del tempo su tutto il centro-nord, con l’apertura di ampi rasserenamenti e cieli stellati, mentre il maltempo andrà a concentrarsi sulle regioni meridionali, in particolare fra bassa Campania, Calabria tirrenica e nord della Sicilia, dove transiterà un veloce fronte freddo, associato ad una estesa nuvolosità di carattere cumuliforme che darà la stura a delle piogge e dei temporali, localmente anche di forte intensità, con colpi di vento e occasionali grandinate.Nella giornata di domani il minimo barico sceso sul medio-basso Adriatico si allontanerà sulla Grecia pilotando al suo seguito fredde correnti dai quadranti settentrionali che attraverseranno tutto il territorio italiano, da nord a sud, garantendo condizioni di tempo buono e per lo più soleggiato in gran parte del centro-nord, con cieli pronti a spaziare dal sereno al parzialmente nuvoloso.Solo sulle Alpi, lungo i versanti di confine, sarà presente una nuvolosità, a tratti davvero compatta, capace di causare delle nevicate sparse, tra Svizzera e Austria, mentre il versante italiano dovrebbe rimanere in “ombra pluviometrica” per la presenza dei venti favonici settentrionali.Ma mentre al nord il clima si presenterà per lo più soleggiato, a parte momentanei passaggi nuvolosi, lungo le regioni del medio-basso Adriatico e all’estremo sud, fra Calabria, Puglia e Sicilia, sarà presente una marcata instabilità, con una diffusa nuvolosità cumuliforme (cumuli, cumulonembi) originata dai forti contrasti termici fra l’aria fredda da Nord che scorre sopra la più calda superficie marina.Il notevole divario termico produrrà intensi moti convettivi (correnti ascensionali in seno alle masse d’aria) che favoriranno l’innesco di numerose “cellule temporalesche marittime” (temporali di mare) che si formeranno tra il basso Tirreno e lo Ionio.Alcune di queste, spinte  dai forti venti in quota riusciranno a sconfinare sulla terra ferma dando la stura a dei rovesci temporaleschi che domani colpiranno soprattutto la Calabria tirrenica, la Puglia centro-meridionale e il nord della Sicilia, con fenomeni localmente intensi ma di breve durata.Un pò di variabilità, ma di tipo negativo, sarà presente anche sulle regioni adriatiche, tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, che dalla serata successiva risentiranno della ritornante ciclonica presente sulla Grecia che potrebbe addensare nuovi corpi nuvolosi, capaci di apportare dei rovesci e temporali molto localizzati.Ma è proprio nella giornata domenicale, quando ci si attendeva un graduale miglioramento, che il tempo andrà ulteriormente a peggiorare lungo i settori adriatici e sulle regioni meridionali, con una nuova fase instabile.Tutta colpa della saccatura artica in quota, stretta fra due robusti promontori anticiclonici (uno sulla Russia europea e l’altro sul medio Atlantico, a largo delle coste francesi), che dal nord della penisola Scandinava si prolunga fino alle nostre regioni meridionali e alla Sicilia, favorendo nel corso della giornata festiva l’isolamento di una goccia fredda (vortice chiuso in quota) che guadagnerà terreno sul mar Ionio entro la tarda serata/notte successiva.Il vortice ciclonico in quota, nocciolo centrale sui -26° a 500 hpa, transitando sopra i caldi mari delle regioni meridionali apporterà una severa destabilizzazione su buona parte del centro-sud, in particolare sulle regioni del medio-basso Adriatico, dalle Marche alla Puglia, e sul nord della Sicilia, dove saranno frequenti dei rovesci e dei fenomeni temporaleschi, localmente intensi, specie fra Sicilia e Puglia.Ma imponenti “cellule temporalesche”, o anche dei “sistemi multicellulari”, si svilupperanno tra il Canale di Sicilia e il basso Ionio, coinvolgendo con forti rovesci anche le isole minori di Pantelleria, Lampedusa, Linosa e le coste settentrionali algerine e tunisine.Bisogna però sottolineare che i fenomeni precipitativi saranno inframmezzati da pause asciutte più o meno lunghe, con temporanee schiarite.Il forte calo termico accompagnerà le prime nevicate di stagione anche sui rilievi più elevati dell’Appennino Marchigiano e Abruzzese, dove la “dama bianca” potrebbe fare la sua comparsa oltre i 1500 metri, ammantando le cime dei principali massicci.Sulle regioni centro-settentrionali, in particolare sul nord-ovest, e lungo i settori tirrenici invece il tempo si dovrebbe presentare tutto sommato buono o al più discreto, con maggiori spazi soleggiati.I venti di “Foehn” in discesa dai fondovalle alpini assicureranno cieli limpidi o poco nuvolosi.Come detto l’elemento saliente di questo weekend sarà rappresentato proprio dai sostenuti venti settentrionali che renderanno il clima ancora più frizzante, costringendoci a tirare fuori dagli armadi felpe, giubbotti e giacche vento, molto utili soprattutto per chi risiede in quelle località esposte ai forti venti da Nord.

Ma ora andiamo a vedere nei dettagli il tempo previsto per questo fine settimana di Ottobre.

Si nota la goccia fredda in fase di isolamento sulle nostre regioni meridionali

PREVISIONI

SABATO 8 OTTOBRE 2011

Al mattino rapido miglioramento sulle regioni settentrionali per i secchi venti di “Foehn”, in discesa dalle Alpi, che garantiranno cieli in genere sereni o poco nuvolosi fra Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e ovest Emilia.Migliora pure sulle regioni di nord-est, malgrado la presenza di qualche addensamento di passaggio tra Veneto, Emilia/Romagna e Friuli.Degli addensamenti più o meno compatti potrebbero addossarsi ai versanti esteri alpini dove saranno probabili delle nevicate sparse, con parziali sconfinamenti sul settore italiano.Un graduale miglioramento nel corso della mattinata incomberà pure sulla Toscana, Umbria, Lazio, con maggiori schiarite e l’allontanamento degli ultimi annuvolamenti.Sul resto delle regioni centrali si attende un progressivo miglioramento dalla tarda mattinata, a parte delle nubi sparse che insisteranno tra le Marche, l’Abruzzo, il Molise e il sud del Lazio.Variabilità sulla Sardegna con cieli pronti a spaziare dal poco nuvoloso al nuvoloso, in particolare sul versante orientale dell’isola.Al sud rimarrà ancora parecchia instabilità con nubi irregolari che in mattinata potranno dare luogo a delle precipitazioni, spesso sotto forma di rovescio o temporale, fra salernitano, ovest della Basilicata, Calabria tirrenica e Sicilia centro-occidentale, con sconfinamenti sul messinese.Sempre in mattinata possibili rovesci sul Salento, fra brindisino e leccese, maggiori aperture saranno presenti sul resto del territorio pugliese.

Nel pomeriggio il quadro previsionale resterà invariato sulle regioni settentrionali grazie alle correnti favoniche che garantiranno una prevalenza di cieli sereni o poco nuvolosi, in particolare fra Piemonte, Liguria e Lombardia.Qualche nube di passaggio si potrebbe vedere tra Veneto,Romagna e Friuli Venezia Giulia.Sui versanti alpini di confine saranno possibili delle nevicate, con temporanei sconfinamenti sul settore italiano.Ampi spazi di cielo sereno si apriranno anche sulla Toscana, Umbria e Lazio, entro la serata successiva migliorerà sensibilmente anche sulla Campania.Variabilità sulla Sardegna con cieli parzialmente nuvolosi o nuvolosi, qualche nube in più sarà presente sulle coste orientali dove non sono escluse delle isolate precipitazioni.Tendenza al peggioramento sulle coste adriatiche di Marche, Abruzzo e Molise per un incremento della copertura nuvolosa a partire dal tardo pomeriggio/sera.Già dalla serata qualche rovescio potrebbe abbattersi tra il sud delle Marche, l’Abruzzo e il Molise per l’avvento dai Balcani di freddi venti settentrionali che andranno ad esaltare l’instabilità.Persiste l’instabilità sulle regioni del sud e sulla Sicilia, qui i cieli continueranno a presentarsi irregolarmente nuvolosi con buona possibilità di vedere dei rovesci e temporali sparsi fra la Calabria, il nord della Sicilia e il Salento.Tra la serata e la nottata successiva forti temporali marittimi, con ingenti fulminazioni, si formeranno fra il basso Tirreno e lo Ionio.Questi fenomeni dovrebbero rimanere relegati in mare.

DOMENICA 9 OTTOBRE 2011

Al mattino al nord non sono previsti cambiamenti sostanziali, il tempo rimarrà buono e per lo più soleggiato su quasi tutte le regioni, con cieli in genere sereni o poco nuvolosi.Bel tempo e clima soleggiato anche su Liguria e Toscana.Ampi spazi soleggiati resisteranno tra Umbria, Lazio, cieli parzialmente nuvolosi sulla Campania.Brutto tempo lungo le coste adriatiche dove già dal mattino i cieli nuvolosi o molto nuvolosi potranno dare la stura a dei rovesci e temporali a carattere sparso.Dei fenomeni localmente intensi potranno colpire alcune località di Marche, Abruzzo e Molise, ove non si possono escludere occasionali grandinate.Sui rilievi più elevati di Marche, Abruzzo e Molise si potranno verificare le prime nevicate di stagione al di sopra dei 1500 metri.Graduale miglioramento sulla Sardegna, anche se lungo le coste orientali dell’isola rimarrà ancora un pò di nuvolosità sparsa addensata sui rilievi.Condizioni di marcata instabilità atmosferica saranno presenti sulle nostre regioni meridionali e sulla Sicilia dove sarà elevato il rischio di rovesci e temporali sparsi, alternati a pause asciutte più o meno lunghe.In mattinata temporali anche di forte intensità, con colpi di vento e occasionali grandinate, interesseranno la Puglia, la Calabria centro-meridionale e il nord della Sicilia.I fenomeni tenderanno poi ad allontanarsi sullo Ionio.

Nel pomeriggio è atteso un ulteriore miglioramento sulle regioni centro-settentrionali, con ampi spazi di cielo sereno o poco nuvoloso che si estenderanno all’Umbria, Lazio ed in seguito anche alle Marche, in modo rapido e deciso.Nel pomeriggio migliorerà pure sulla Sardegna con ampie schiarite e zone di cielo sereno.L’instabilità si attarderà fino alla serata successiva lungo i litorali adriatici di Abruzzo, Molise e Puglia, con cieli nuvolosi o molto nuvolosi a cui verranno associate delle piogge e dei rovesci sparsi in progressiva attenuazione.Possibili delle brevi nevicate al di sopra dei 1500 metri sui principali rilievi di Marche e Abruzzo.Andrà meglio lungo le coste tirreniche, con maggiori aperture, specie in Campania.Dal pomeriggio/sera il grosso dell’area perturbata si concentrerà proprio sullo Ionio dove si svilupperà una estesa linea temporalesca, ben organizzata, fino alle coste libiche, che si muoverà in direzione delle coste occidentali greche.Tra il pomeriggio e la serata residui rovesci e temporali bagneranno ancora il Salento, la bassa Calabria e la Sicilia settentrionale, con fenomeni anche intensi.Rovesci e temporali colpiranno anche Pantelleria e le isole Pelagie.Un timido miglioramento su queste aree si dovrebbe riscontrare dalla nottata successiva.

TEMPERATURE

Sono attese in forte calo sui tutte le regioni, da nord a sud, dell’ordine anche dei -8° -10° rispetto ai valori archiviati nei giorni precedenti.Il calo termico sarà molto più vistoso sulle regioni di nord-est, ma soprattutto lungo le località della riviera adriatica, ove il raffreddamento verrà reso ancora più intenso dalle intense raffiche di vento.Domenica le temperature subiranno un pesante calo anche tra la Puglia, la Calabria e la Sicilia, specie se in presenza di rovesci o temporali.

Forti venti settentrionali sferzeranno le regioni adriatiche e ioniche nella giornata domenicale

VENTI

Domani con lo spostamento del minimo barico sulle coste greche si disporranno quasi dappertutto dai quadranti settentrionali spirando da moderati a sostenuti, con ulteriori rinforzi da nord-ovest su basso Tirreno, medio-basso Adriatico e Canale di Sicilia.Forti venti di Maestrale sferzeranno il mar di Sardegna a largo, dal golfo del Leone fino alle coste algerine, con raffiche capaci di oltrepassare i 90 km/h.
Occhio alla giornata domenicale quando sostenuti venti da nord-est, provenienti dalla regione carpatico-danubiana, si inseriranno su tutto il bacino adriatico, dalla Romagna fino alle coste pugliesi, con raffiche fino a 50-60 km/h dal pomeriggio.
Scavalcando l’Appennino i venti da nord-est si butteranno sulle coste del medio-basso Tirreno, dalla bassa Toscana fino alla Campania, sotto forma di intense raffiche di Tramontana, punte sino a 60-70 km/h, che dal pomeriggio sferzeranno le coste della bassa Toscana, Lazio, Campania, propagandosi alla Sicilia e allo Ionio.Tra il pomeriggio e la serata forti venti da Nord spazzeranno il Salento e l’area ionica, con possibili burrasche sullo Ionio.

MARI

Domani i mari si presenteranno da mossi fino a molto mossi, potrà risultare localmente agitato il Tirreno centro-meridionale, in particolare il settore occidentale, è parte del basso Adriatico, con onde alte anche più di 2.5-3.0 metri.Massima attenzione al mare di Sardegna che invece risulterà da agitato fino a molto agitato nel tratto compreso fra il golfo del Leone e le coste algerine, con ondate alte più di 4.0-5.0 metri che renderanno particolarmente insidiosa la navigazione marittima.Domenica, con l’irrompere degli intensi venti settentrionali, buona parte dei nostri bacini passeranno da mossi a molto mossi, con moto ondoso in ulteriore aumento sul bacino adriatico e lungo il medio-basso Tirreno e Canale di Sicilia. che si renderanno anche agitati, con onde alte anche più di 3.0 metri.In serata anche lo Ionio diverrà agitato, fino a molto agitato nel tratto a sud del golfo di Taranto, dove i marosi potrebbero raggiungere i 4.0 metri di altezza, dando molto fastidio alla navigazione.Dal pomeriggio, con il rinvigorimento del moto ondoso, si attendono delle mareggiate di debole intensità lungo le coste di Abruzzo, Molise e Puglia, e sui litorali della Sicilia settentrionale, fra palermitano e messinese tirrenico.Probabili difficoltà nei collegamenti con le isole minori.

TENDENZA PER LA PROSSIMA SETTIMANA

Lunedi, con il graduale allontanamento della goccia fredda verso l’area ionica e la Grecia, residui fenomeni interesseranno le regioni meridionali e la Sicilia, ma la tendenza vedrà un certo miglioramento dalla seconda parte di giornata.Da martedi però, con lo spostamento della circolazione ciclonica fra la Grecia e il mar Egeo, l’alta pressione delle Azzorre, arroccata fra penisola Iberica e Francia, tornerà a premere verso la nostra penisola, comportando un rapido aumento barico che garantirà condizioni di tempo per lo più stabile e soleggiato su gran parte delle nostre regioni.Qualche nube sparsa insisterà sulle regioni meridionali, per residue infiltrazioni fresche settentrionali, ma anche qui l’alta pressione oceanica riuscirà a ripristinare un pò di stabilità.Le temperature, dopo il brusco calo del weekend, saliranno nuovamente attestandosi su valori più consoni per il periodo, con un pò di frescura che si avvertirà soprattutto durante le ore notturne e al primo mattino.I venti andranno a placarsi e con essi pure il moto ondoso dei mari si allenterà gradualmente già da lunedi.

Attese delle mareggiate lungo le coste adriatiche e sui litorali della Sicilia settentrionale
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