Vigili del Fuoco e Protezione Civile hanno ripreso gia’ dalle prime ore di questa mattina i lavori di sgombero di scantinati, box, garage e seminterrati nel quartiere romano dell’Infernetto, dove ieri un immigrato cingalese di 32 anni e’ morto annegato dopo essere rimasto intrappolato nel seminterrato dove viveva con la famiglia. La sala operativa mobile continua a ricevere decine di segnalazioni che vengono smistate alle loro squadre e ai volontari della Protezione Civile. Un signore si lamenta per il ritardo negli interventi, ma un volontario stremato replica: ”Stanotte abbiamo riposato un po’, siamo distrutti”. In totale, nel solo quartiere alla periferia Sud della Capitale, sono stati effettuati 103 interventi da ieri. Da questa mattina sono partite anche le verifiche in alcuni stabili ed edifici che potrebbero essere stati particolarmente colpiti dal nubifragio di ieri. Intanto nel comprensorio dove ieri e’ morto Sarang Perera regna il silenzio, con alcune villette che portano ancora il segno del diluvio di ieri. Nelle stradine che portano all’abitazione c’e’ solo una signora che fa avanti e indietro da casa con secchi pieni d’acqua. Questa mattina presto, davanti al cancello che porta all’abitazione dove viveva Sarang non c’erano fiori o biglietti, ma solo i sigilli dei vigili urbani. All’ingresso del comprensorio c’e’ poggiato su un muretto solo una copia in lingua straniera del romanzo d’avventura di Jules Verne, Michele Strogoff.