Nubifragio Roma: polemiche sulla concessione dello “stato di calamità”

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Al Comune di Roma non deve essere concesso alcuno stato di calamità per il nubifragio di ieri e se la Regione Lazio o il Consiglio dei Ministri dovessero accogliere le richieste del sindaco Alemanno “sarà inevitabile un ricorso al Tar per bloccare un simile provvedimento“. E’ la posizione del Codacons “dopo la situazione scandalosa che ha caratterizzato ieri la capitale, e la richiesta di stato di calamità avanzata dal primo cittadino“. “La causa del disastro verificatosi ieri non è stata certo la pioggia – spiega il presidente del Codacons Carlo RienziSe anche l’entità e la quantità delle piogge fosse stata ampiamente prevista, non sarebbe cambiato nulla, visto che fogne e tombini sarebbero egualmente andati in tilt, allagando strade, negozi e appartamenti. Le colpe sono semmai da ricercarsi nelle incapacità di chi si preoccupa più delle Olimpiadi a Roma che di assicurare una manutenzione costante delle strade e di adottare provvedimenti per evitare che le stazioni della metro al primo temporale si trasformino in colabrodo“. “Qualora dovesse essere concesso lo stato di calamità a Roma, presenteremo ricorso al Tar del Lazio, chiedendone la revoca, e ci rivolgeremo alla Procura e alla Corte dei Conti, considerato che il provvedimento in questione avrebbe un costo ingiusto a danno della collettività“, prosegue Rienzi.

Dal Campidoglio arriva la replica dell`assessore all`Ambiente, Marco Visconti: “Invito Rienzi a rivedere le sue opinioni e a valutare oggettivamente, sulla base dei dati forniti dalla Protezione Civile, quanto accaduto ieri. E` sufficiente leggere i numeri per comprendere l`eccezionalità di un evento meteorologico che a Roma non si registrava dal 1953. In un`ora e mezzo è si è riversata sulla Capitale la stessa quantità di acqua che mediamente cade in un mese. Protezione Civile, Ama, Acea, Servizio Giardini, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e Forze dell`Ordine, si sono attivati tempestivamente effettuando migliaia di interventi per aiutare i cittadini in difficoltà. In situazioni del genere – continua Viscontisarebbe auspicabile la massima collaborazione fra le istituzioni mentre trovo ingiusto e ingeneroso scaricare ogni colpa su questa amministrazione. Il paventato ricorso al Tar rappresenterebbe un`iniziativa inopportuna poiché comporterebbe soltanto ulteriori danni a tutti quei cittadini coinvolti che non potrebbero essere risarciti“.

Restiamo comunque sbigottiti dal fatto che un’associazione come il Codacons, che dovrebbe difendere i diritti dei consumatori, si opponga alla richiesta di un provvedimento che consentirebbe ai cittadini romani che ieri hanno subito dei danni, ad essere parzialmente risarciti dallo Stato. E, ancora una volta, queste polemiche non tengono conto del fatto che il fenomeno meteorologico di ieri è stato assolutamente straordinario e avrebbe provocato danni in qualsiasi città del mondo.

Un’ultima notazione a margine: le Olimpiadi a Roma fanno così schifo solo a Rienzi.

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