La giunta regionale del Lazio, presieduta da Renata Polverini, ha approvato la dichiarazione di “stato di calamita’ naturale” per Roma Capitale per l’ondata di maltempo che ha colpito la citta’ lo scorso 20 ottobre e che ha causato gravi danni a strutture pubbliche e private. Il provvedimento varato dall’esecutivo laziale richiede alla presidenza del Consiglio dei ministri lo “stato d’emergenza per l’approvazione di interventi sostegni per risorse straordinarie da parte dello Stato per la riparazione dei danni per il ripristino delle normali condizioni di vita“.
“Ora la parola spetta al governo” ha dichiarato Polverini a margine della riunione di giunta. Particolarmente soddisfatto il sindaco capitolino Gianni Alemanno che, ringraziando Polverini e la giunta ha sottolineato: “Questa dichiarazione mette a tacere definitivamente tutte le polemiche di carattere politico che hanno cercato di minimizzare la calamita’ naturale avvenuta la scorsa settimana per dare inesistenti responsabilita’ a questa Amministrazione rispetto ai danni subiti dalla citta’. Adesso sara’ possibile accogliere le richieste di rimborso che saranno presentate dalle famiglie e dalle imprese per risarcirle dei danni subiti in quella terribile giornata“. Successivamente alla nomina, con ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri, di un commissario straordinario che con specifico decreto definira’ i criteri e le modalita’ di accesso ai rimborsi, la Protezione Civile di Roma Capitale fornira’ ai cittadini, tramite i Municipi, la modulistica e la documentazione necessaria alla presentazione delle richieste di contributo. Solo il settore dei trasporti ha subito danni per oltre 800 mila euro, senza contare i danni subiti dalla linea ferroviaria Roma-Ostia riaperta solo da due giorni. Secondo Confesercenti, che ha istituito un numero telefonico per raccogliere le denunce dei propri associati, i danneggiamenti subiti sarebbero quantificabili in 3-4 milioni di euro. Mentre la Cna parla di oltre 2 milioni di euro. Senza contare i danni subiti dai privati che tra case allagate – soprattutto nella zona dell’Infernetto e di Casal Benocchi – e macchine ferme nelle pozze alte piu’ di un metro, potrebbero far giungere i fondi necessari per i rimborsi a circa una ventina di milioni di euro.