Nuovo impulso freddo verso l’Italia: temp. in ulteriore calo e forte maltempo al centro/sud

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Mareggiate sono attese lungo le coste del medio-basso Adriatico e sui litorali della Sicilia settentrionale

Mentre la saccatura artica in quota (500 hpa) nelle prossime ore affonderà le proprie radici sulle nostre regioni meridionali, con isoterme sui -28°C a 500 hpa, il minimo barico al suolo che nella giornata di ieri si era formato sotto il golfo di Genova (bassa pressione di natura orografica) si è rapidamente allontanato sulla Grecia e sul mar Egeo, dove sosterà per oltre 48 ore, approfondendosi ulteriormente, tanto da raggiungere valori stimati sotto i 1002 hpa entro la serata di domani. Sull’Italia nord/orientale alla quota di 500hPa avremo temperature di -31°C, come in pieno inverno!
Il vortice depressionario dalla serata/notte di domani sarà supportato in quota anche da una goccia fredda (vortice chiuso in quota) che andrà ad incubarsi tra le nostre regioni meridionali e lo Ionio.

Tale area ciclonica, con questo particolare dislocamento sull’area ellenica, sarà in grado di pilotare verso le nostre regioni centro-meridionali le masse d’aria piuttosto fredde e instabili che sono state appena depositate lungo la regione carpatica-danubiana dall’incursione artica di queste ultime ore.

Forti venti settentrionali sferzeranno le adriatiche, il medio-basso Tirreno e lo Ionio

L’aria fredda, infatti, già da domani sfonderà sulle regioni del centro-sud tramite la cosiddetta “porta balcanica”, con l’inserimento di intensi venti da N-NE (Tramontana, Grecale) che dalle coste croate, dalla Bosnia Erzegovina e dal Montenegro si spingeranno in direzione delle regioni adriatiche, dove si avvertirà per prima l’imponente calo termico, accompagnato da rovesci e fenomeni temporaleschi che porteranno le prime nevicate di stagione sulle cime appenniniche, al di sopra dei 1500 metri.

Già dalla mattinata i sostenuti venti nord-orientali, in ingresso dai Balcani, sferzando le coste di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, scavalcheranno rapidamente la dorsale appenninica per riversarsi lungo le coste tirreniche, dalla Toscana fino alla Campania, come intensi venti di Grecale e Tramontana, ben rafficati, con punte capaci di toccare la soglia dei 60-70 km/h.

Locali rinforzi dal pomeriggio sono attesi lungo le vallate interne dell’Appennino dove le correnti nord-orientali andranno ad incanalarsi acquistando ulteriore velocità.Dal pomeriggio domenicale le raffiche da N-NE potranno divenire davvero molto forti in varie aree di Lazio e Campania, dove si potranno lambire picchi di 70-80 km/h.

Ma proprio a partire dalla serata che le correnti balcaniche da N-NE diverranno particolarmente impetuose causa il repentino approfondimento del minimo barico presente fra Grecia e mar Egeo, che arriverà a scivolare al di sotto dei 1002-1000 hpa.Al contempo, ad ovest, la presenza di una cellula anticiclonica dell’alta pressione delle Azzorre, tra Spagna e Francia, esalterà ulteriormente il gradiente barico orizzontale (differenze di pressione) fra Mediterraneo occidentale e centrale, agevolando il progressivo rinforzo dei venti Isallobarici fra medio-basso Adriatico, basso Tirreno, Canale d’Otranto e mar Ionio.Vere e proprie burrasche, in genere tra N-NE o NE, interesseranno buona parte delle coste del medio-basso Adriatico, dall’Abruzzo fino al Salento, mentre una intensa Tramontana andrà ad interessare tutto il bacino del basso Tirreno, dalle coste campane fino ai litorali della Sicilia settentrionale, dove i freddi venti settentrionali soffieranno in modo anche turbolento, con folate pronte a toccare la soglia dei 60-70 km/h, localmente anche più nelle zone maggiormente esposte.

Tra la serata e la nottata i venti “Isallobarici” raggiungeranno le massime velocità sullo Ionio settentrionale, tra il golfo di Taranto e le coste calabresi orientali, dove si inserirà una forte Tramontana che attiverà intense burrasche in mare aperto, con venti medi sostenuti ad oltre i 65-70 km/h e raffiche capaci di superare i 90 km/h.

Durante la nottata venti piuttosto forti, in genere da Nord, spazzeranno le coste pugliesi ed in modo particolare il Salento, dove non si possono escludere raffiche capaci di toccare i 70-80 km/h.Gli intensi venti settentrionali insisteranno fino alla giornata di lunedi sul medio-basso Adriatico (specie il Molise e la Puglia), basso Tirreno, Canale di Sicilia e Ionio, su quest’ultimo saranno in azione intense burrasche da Nord o N-NO che coinvolgeranno in modo diretto il Salento e le coste ioniche calabresi, fra crotonese e cosentino, con raffiche fino a 60-70 km/h.

L’intensa ventilazione tenderà a calare solo dalla tarda serata/notte successiva, non appena l’area ciclonica ellenica si sarà spostata verso est.Solo da martedi si verificherà un sostanziale indebolimento delle correnti nordiche grazie al progressivo avanzamento dell’anticiclone oceanico verso il bacino centrale del Mediterraneo.

Massima attenzione allo stato dei mari che si presenteranno molto mossi o agitati, fino a molto agitato lo Ionio

Con il sensibile rinvigorimento della ventilazione dai quadranti settentrionali bisognerà fare molta attenzione allo stato dei mari, soprattutto i bacini più meridionali, che dal pomeriggio di domani tenderanno a divenire molto mossi fino ad agitati, con moto ondoso in ulteriore aumento dalla serata/notte lungo il basso Adriatico, Canale di Sicilia, basso Tirreno, che resteranno agitati, con onde alte fino a 3.0 metri.Lo Ionio settentrionale dalla serata, con l’arrivo dei forti venti da Nord, si potrà presentare addirittura molto agitato a largo, con marosi alti anche più di 4.0-5.0 metri.Notevoli i disagi alla navigazione marittima con probabili interruzioni nei collegamenti con gli arcipelaghi minori.Quasi tutti i bacini del meridione continueranno a mostrarsi molto mossi o agitati, ad eccezione dello Ionio che risulterà localmente molto agitato (forza 6), anche nella giornata di lunedi.Mareggiate di debole e moderata intensità già dalla serata di domani si potranno abbattere sui litorali dell’Abruzzo meridionale, Molise e Puglia, e sulle coste della Sicilia settentrionale (fra palermitano e messinese), dove arriveranno imponenti frangenti, alti anche più di 3.0 metri.Per un progressivo indebolimento del moto ondoso bisognerà aspettare fino alla mattinata di martedi allorquando l’attenuazione degli intensi venti settentrionali farà placare lo stato dei mari, con onde lunghe in scaduta a partire dal basso Tirreno, basso Adriatico e mar Ionio.

 

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