Popolazione: superata oggi la soglia dei 7 miliardi, anche l’Italia è in crescita

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Come avevamo anticipato in quest’articolo di pochi giorni fa, oggi, lunedì 31 ottobre 2011, la popolazione umana nel mondo ha raggiunto quota 7 miliardi. E’ in corso una sorta di polemica tra India e Filippine su quale tra i due Paesi abbia fatto tagliare per primo il traguardo. Secondo una Ong indiana infatti, il primato spetterebbe a Nargis, a una bambina nata nella zona di Uttar Pradesh. La Ong seguiva da vicino sette donne il cui parto era previsto per oggi e aveva scelto l’Uttar Pradesh in base ad alcune indicazioni delle Nazioni Unite secondo cui l’essere umano numero sette miliardi sarebbe nato proprio in questa regione.
Ma anche le Filippine rivendicano il simbolico titolo, con la benedizione delle Nazioni Unite. A Manila, due minuti prima della mezzanotte, è nata Danica May Camacho, figlia di Dalura e Florante Comacho. I funzionari dell’Onu hanno accolto la bimba con una torta su cui era disegnato l’acronimo 7B, cioe’ ‘7 billion’.
Ma a prescindere dell’attribuzione, è un traguardo importante per tutta la civiltà.
E anche l’Italia sta continuando a crescere, un trend che non si interromperà almeno fino alla metà degli anni ’40 di questo secolo quando, con il raggiungimento dei 62.249.464 abitanti (dati Istat), si riscontrerà un’inversione di tendenza per tornare nel 2050 ai valori del 2020 circa come spiega l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-Cnr).
Il dato interessante è che, ancora una volta, saranno i fenomeni migratori a condizionare sensibilmente l’insieme. Si prevede infatti che sarà la crescita costante dei residenti stranieri, che porterà a quintuplicarne le presenze in meno di cinquanta anni, a bilanciare il calo continuativo della popolazione residente italiana. Il saldo naturale (nati-morti) italiano nel suo complesso rimane costantemente negativo (dal meno 55 per il 2007 al meno 301.522 per il 2050), a causa di quello sempre negativo (fin dal 2011) della popolazione italiana residente, ma quello della popolazione straniera è costantemente positivo, pur con fluttuazioni e con una contrazione significativa a partire dall’inizio degli anni Quaranta (da + 58.627 del nel 2007 alla stima di + 50.379 nel 2050).
Quello delle migrazioni appare così, in sintesi, il fenomeno che più ha inciso e continuerà a incidere sulla struttura del Paese. È per gli effetti diretti delle migrazioni internazionali (ma anche a quelle entro i confini nazionali) che le tendenze della popolazione si sono drasticamente modificate. Ed è ai ‘nuovi italiani’ che si deve il fatto che il nostro Paese abbia ripreso a seguire una strada di riequilibrio demografico.
A questi dati vanno aggiunte le considerazioni sull’invecchiamento della popolazione e sulla contrazione delle nascite, che porteranno ad una Italia popolata sempre più da anziani, e su alcuni fattori quali: l’innalzamento dei livelli di istruzione, l’età nella quale le donne concepiscono il primo figlio (ormai oltre i 30 anni ed in crescita) e il cambiamento della struttura della famiglia, già in corso e prevedibile anche per il futuro, con – tra l’altro – l’aumento delle famiglie monoparentali.

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