Previsioni Meteo: la svolta della prossima settimana? E’ in bilico tra spinta artica e flusso oceanico

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Da giorni siamo alle prese con un caos modellistico non indifferente che sprigiona tutta una serie di run freddi estremi alternati ad altri dove l’anticiclone sembra un muro invalicabile nel Mediterraneo centrale.

Il succo principale di questo è senza dubbio riconducibile alla forte zonalità che governa il Centro/Nord Europa che a causa degli ex uragani in entrata dall’Oceano Atlantico verso il nostro Continente non permetterebbe all’alta pressione di elevarsi in modo netto verso Nord lasciandone scoperto il suo lato orientale da dove ridiscenderebbe la famosa colata artica che tanti aspettano per poter rompere l’egemonia stabile e calda da record che governa da settimane parte del Centro-Nord Italia.

I modelli fanno fatica ad inquadrare le giuste tempistiche e modalità su come e quando il vero Autunno si impossesserà delle nostre  Regioni, le quali se escludiamo le zone più estreme insulari, stanno subendo una siccità e caldo estivo fuori Stagione da settimane con poche pause che non certo sono state capaci di spezzar definitivamente questo mostro di stabilità che a fasi alterne ormai governa queste zone da metà Agosto in poi.

Se dovessimo prender come riferimento il run mattutino appena sfornato di GFS, il modello americano che fino a ieri nel suo ultimo run proponeva scenari di pieno Inverno in Italia, adesso dovremmo dire che questo anticiclone è quasi irremovibile e il cambio autunnale o tardo invernale è rimandato a data da destinarsi.

Infatti come detto gli ex uragani in entrata da Ovest farebbero accellerare nuovamente la corrente a getto non permettendo alla massa d’aria artica di oscillare con un’onda ciclonica verso Sud in nostra direzione, con il proseguimento stabile che farebbe aumentare nuovamente la pressione subito dopo il 7-8 Ottobre continuando questo trend siccitoso e simil estivo che si protrae da settimane appunto.

C’è da sperare che nei prossimi run o giorni il quadro risulti più chiaro e che finalmente si possa capire la mossa che farà questo anticiclone che è anche condizionato dai vari indici come ao e nao i quali sono visti abbassarsi su valori neutri o al più leggermente negativi, il che fa sperare in un possibile blocco oceanico quantomeno per poter sfornare qualche cedimento barico specie nelle zone adriatiche e del Sud.

Certamente le zone italiane sono molto vaste in latitudine soprattutto e i microclimi con relative correnti non possono soddisfare tutti in un peggioramento, quindi sicuramente per alcuni continuerà il trend siccitoso soprattutto per quelli che aspettano i veri fronti atlantici con le miti ma pertubate correnti meridionali che sono poi quelle che in questo periodo, grazie all’apertura della porta atlantica, governano il tempo di casa nostra ma che ormai sembrano purtroppo sempre più rare.

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