
La perturbazione Atlantica in rotta verso l'Italia e il maltempo di scirocco che dalle zone meridionali si estenderà gradualmente verso il nord/ovest
Ottobre è ormai agli sgoccioli: domani, martedì 1 novembre, la festa di tutti i santi ci porterà nel penultimo mese di questo 2011 segnato dalla tragica alluvione di Liguria orientale e alta Toscana dove interi paesi sono ancora sommersi dal fango e le popolazioni piangono le 9 vittime accertate mentre si continua a scavare alla ricerca dei 4 dispersi, anche se le probabilità di trovarli vivi diminuiscono di giorno in giorno e di ora in ora.
L’Italia sta vivendo una fase estremamente piovosa e questa situazione non cambierà nei prossimi giorni, a causa della persistenza di una configurazione di blocco anticiclonico a est.
Il 23 ottobre in quest’editoriale spiegavamo quanto gravi sarebbero potuti diventare gli effetti di una simile configurazione per il nostro Paese, in quanto si tratta di uno scenario barico tipico di tutti i grandi eventi alluvionali della storia d’Italia: le correnti umide e piovose arrivano dall’oceano Atlantico e persistono molto tempo sul nostro Paese in quanto non hanno sfogo orientale e sono bloccate da un forte anticiclone sui Balcani, così restano costrette nel Mediterraneo centro/occidentale, dove nei giorni scorsi una goccia fredda ha provocato grandi piogge tra Algeria e Tunisia, dove si contano morti, dispersi e danni ingentissimi per l’esondazione dei corsi d’acqua e gli allagamenti.

Il grafico con l'andamento termico e pluviometrico sul nord/ovest: arriveranno grandi piogge nei prossimi giorni!
In Italia viviamo qualche giorno di transizione con piogge e temporali all’estremo sud, tra Sardagna, Sicilia e Calabria meridionale, che si intensificheranno ancora nelle prossime ore, in attesa di un nuovo peggioramento Atlantico in un contesto ancora di blocco a est, quindi potenzialmente alluvionale.
La nuova perturbazione Atlantica si trova già a ridosso della penisola Iberica e nei prossimi giorni si porterà lentamente nel Mediterraneo centro/occidentale con una saccatura oceanica molto estesa e profonda; in Italia si intensificheranno le correnti sciroccali e il tempo rimarrà molto nuvoloso, umido e uggioso ovunque, con nebbie, foschie e cieli coperti da nord a Sud. Poi, dalla giornata di giovedì 3 novembre nuove piogge e nuovi temporali dovrebbero colpire le Regioni centro/settentrionali, specie a ovest, quindi Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta. Tra venerdì 4 e domenica 6 potremmo avere piogge intense e localmente temporalesche in molte aree del centro/nord, con possibili nuovi fenomeni alluvionali.
Ma è ancora presto per lanciare allerte che potrebbero provocare il panico nelle popolazioni già colpite dalle piogge torrenziali della scorsa settimana, anche perchè solitamente quando si verifica un’alluvione come quella di Spezzino e Lunigiana, difficilmente se ne ripete un’altra a breve distanza e comunque pur essendo previste forti piogge, non si può dire con certezza se ci saranno altri fenomeni così estremi.

La saccatura Atlantica andrà in cut/off tra Spagna e nord Africa, sull'Italia avremo piovosissimi venti sciroccali
Sulle Cinque Terre martedì scorso sono caduti 540mm di pioggia e nessun modello prevede accumuli simili per i prossimi giorni, anche perchè si tratta di fenomeni estremamente localizzati e difficili da prevedere se non durante il nowcasting, cioè poche ore prima del possibile disastro.
Certamente l’arrivo di questa nuova perturbazione Atlantica non è una buona notizia per quelle località in cui si scava nel fango e servirebbe, piuttosto, un pò di sole non solo per aiutare i soccorsi, ma anche per dare alla gente un segnale di speranza, un motivo di sorriso. Ma così, purtroppo, non sarà.