
Si nota la bordata fredda che sta interessando buona parte dell'Europa orientale e in particolare l'area dei Balcani
Primi freddi invernali anche sui Balcani, dove si è concentrata la parte più consistente dell’irruzione polare discendente dalle latitudini artiche scandinave e dal mar Baltico.Il poderoso anticiclone di blocco, che ha assunto la classica forma ad “omega” (tipica dei potenti “blocking” atlantici), posizionato tra la MittelEuropa e l’area scandinava, è riuscito a spingere una serie di blocchi di aria fredda che dalle latitudini polari si sono poi propagati alla Scandinavia e al mar Baltico per fiondarsi definitivamente su buona parte dell’Europa centro-orientale, ad iniziare dalla Polonia fino alla Repubblica Ceca, Slovacchia, Ucraina, Ungheria, Croazia e sul resto dei Balcani. Qui l’aria fredda, nel corso dello scorso weekend, si è andata ad incanalare sotto freddi venti settentrionali che hanno spinto i propri refoli dai Balcani fino alle nostre regioni adriatiche e all’area ionica, interessate fra sabato 15 e domenica 16 Ottobre da una fredda ventilazione di Tramontana e Grecale.L’irrompere dei freddi venti da N-NE ha determinato dei drastici cali termici, specie tra la regione carpatico-danubiana e l’area balcanica, dove si sono registrate le prime vere gelate di stagione, un anticipo dell’imminente inverno 2011/2012.In diverse località la colonnina di mercurio, durante le ore notturne, grazie anche ai cieli maggiormente sereni e all’indebolimento della ventilazione nei bassi strati, è scesa ben al di sotto della soglia degli +0°.
Notte piuttosto fredda domenica 16 Ottobre 2011 in molte località della Repubblica Ceca, dove si è sfondato il muro dei -6° sui rilievi; Lysa Hora (1324 s.l.m.) -6.6°, Serak (1328 s.l.m.) -6.2°, Pec Pod Snezkou (816 s.l.m.) -3.4°, Usti Nad Orlici (402 s.l.m.) -2.4°, Doksany (134 s.l.m.) -2.3°, Ostrava / Mosnov (256 s.l.m.) -2.1°.Notevoli anche i -2.0° della stazione di Praga-Libus che sabato 15 era scesa addirittura sotto i -2.7°. L’altra stazione della capitale ceca, quella di Ruzyne, ha segnato una minima di soli -0.5°.Spostandoci sui Balcani notiamo delle temperature piuttosto basse anche fra Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia e Montenegro.In Serbia e Montenegro le prime importanti gelate hanno avvolto i principali rilievi, ma non solo.Ecco le temperature minime toccate in Serbia e Montenegro nella giornata di domenica 16 Ottobre 2011; Kopaonik (1711 s.l.m.) -5.9°, Zabljak (1450 s.l.m.) -3.4°, Plevlja (784 s.l.m.) -2.5°, Zlatibor (1029 s.l.m.) -2.4°, Crni Vrh (1037 s.l.m.) -2.2°, Pozega Uzicka (310 s.l.m.) -2.0°, Sjenica (1038 s.l.m.) -1.8°, Veliko Gradiste (72 s.l.m.) -1.5°.
Freddo intenso anche nella vicina Bosnia Erzegovina.Qui la temperatura più bassa, di ben -8.3°, si è registrata sulla cima del Bjelasnica, ad oltre 2067 metri di quota.Per la seconda settimana di Ottobre si tratta di un dato rilevante.Sempre in Bosnia Erzegovina citiamo i -0.5° di Bugojno (520 s.l.m.), i +0.0° di Ivan Sedlo (970 s.l.m.) e i +0.1° di Bihac (240 s.l.m.). A Sarajevo, più di 630 metri di altezza, la minima non è scesa sotto i +0.5°. Sui rilievi è caduta la prima neve che ha coperto di bianco, per ora timidamente, le principali cime.
Prime gelate di stagione anche sulla pianura ucraina, raggiunta dall’irruzione fredda dalla scandinavia, dove si sono toccati i -3°. Ecco le minime più rilevanti di domanica 16 Ottobre; Sarny e Uzhhorod -3.0°, Volodymyr-Volyns’Kyi -2.7°, Luhans’K, Rivne e Zhytomyr -1.8°, Konotop -1.7°, Sumy -1.4°, Chernihiv -1.1°, Shepetivka -0.9°, L’Viv -0.6°, Mohyliv-Podil’s’Kyi -0.3°. In Romania vanno citati i -14.0° toccati sulla vetta del Vf. Omu, ad oltre 2500 metri di quota. In cima il manto nevoso, su una delle massime elevazioni della Romania, ha superato i 19 cm, merito dei 15.7 mm di precipitazione caduti tutti sotto forma nevosa. Sempre sul Vf. Omu domenica 16 Ottobre è stata registrata una raffica di vento max, da NE, sui 100.9 km/h. Una minima di ben -9.5° è stata invece archiviata dalla stazione del Ceahlau Toaca, circa 1887 s.l.m., dove il manto nevoso ha superato i 28 cm.
Il freddo tra i Balcani e l’Europa orientale durerà ancora nei prossimi giorni, con temperature al di sotto delle tradizionali medie del periodo. Nei giorni successivi si dovrebbe verificare un importante aumento dei valori termici che dovrebbe mettere fine a questo prematuro anticipo d’inverno.