”Siamo soddisfatti. Dopo un confronto intenso, a volte duro, finalmente e’ arrivato un primo risultato concreto: per i cittadini della Valle del Belice e’ una risposta attesa da anni”. A dirlo in una nota e’ Nicolo’ Catania, coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, commentando la disponibilita’ della Regione siciliana ad anticipare sui fondi Fas le risorse necessarie per chiudere il contenzioso e avviare a conclusione il piano di ricostruzione della Valle del Belice. L’annuncio e’ arrivato giovedi’ scorso al termine di una riunione al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti a cui hanno preso parte, oltre allo stesso Catania, anche Ercole Incalza, capo della segreteria tecnica del ministro Altero Matteoli; Rita Maccarrone, capo della segreteria tecnica dell’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao e il senatore Antonio D’Ali‘, presidente della commissione Territorio ed ambiente di Palazzo Madama e primo firmatario di un apposito disegno di legge in materia. ”Finalmente, grazie alla sensibilita’ della Regione, del ministero delle Infrastrutture, del senatore D’Ali’ e dell’onorevole Marinello – dice Catania – e’ piu’ vicino per i cittadini il riconoscimento di un loro sacrosanto diritto, dopo un’attesa durata oltre 40 anni. In ballo c’e’ anche la crescita di un territorio, dove la crisi economica internazionale fa sentire maggiormente il suo peso“. “L’economia del comprensorio e’ al collasso -prosegue- la disoccupazione giovanile ha raggiunto livelli drammatici e parecchie piccole e medie imprese locali legate al comparto dell’edilizia hanno dovuto chiudere i battenti. I primi cittadini – assicura il coordinatore dei sindaci della Valle del Belice – sono i primi a voler chiudere il ‘capitolo ricostruzione’, per poter finalmente pensare a un rilancio strategico del territorio, impossibile quando ancora in molti centri mancano le opere di urbanizzazione primaria”. Il contenzioso nasce dall’omesso stanziamento, nelle ultime finanziarie nazionali, dei fondi necessari per erogare i contributi ai cittadini della Valle del Belice che disponevano gia’ dei progetti approvati (circa 100 milioni di euro). Allo stesso tempo per completare definitivamente la ricostruzione occorrono 200 milioni per l’edilizia privata e 150 per le opere di urbanizzazione primaria. Adesso per chiudere questo capitolo la Regione si dice disposta ad anticipare questi fondi a valere sui Fas assegnati alla Sicilia. Alla prossima conferenza, in programma il 6 ottobre a Roma a cui parteciperanno tutti gli attori coinvolti nella vicenda, si potrebbe registrare un altro passo avanti. ”Mi auguro – conclude Catania – che sia l’occasione per sottoscrivere l’atto decisionale conclusivo per utilizzo di queste somme”.