E’ la storia più bella del terremoto, un miracolo che ha ridato gioia e speranza a un popolo stremato dal violento sisma di magnitudo 7,3 richter che domenica mattina ha scosso la Turchia orientale. Azra, una piccolissima neonata di quattordici giorni di vita, due dei quali passati sotto le macerie, è stata estratta viva e portata in salvo, e adesso la sua mamma potrà abbracciarla perchè anche lei è stata salvata dalle macerie. I soccorritori stanno lavorando per salvare anche la nonna. Il papà, invece, è ancora disperso.
Le foto della minuscola creaturina, subito avvolta in una coperta dalla quale spunta una gambetta magrissima, e poi trasportata in ospedale tra gli applausi e le urla commosse della gente, hanno gia’ fatto il giro del mondo.
Intanto si aggrava il bilancio delle vittime, salite a 366, mentre i feriti sono al momento 1.301. Secondo i dati dell’Amministrazione per i disastri e l’emergenza il sisma ha provocato il crollo di 2.262 edifici. E sono migliaia gli sfollati che la scorsa notte hanno dormito all’addiaccio a Van. Continua senza sosta il lavoro di centinaia di soccorritori che hanno lavorato tutta la notte, nonostante il clima molto rigido. Ripagati dal salvataggio di Azra.
Decine di abitanti di Van hanno protestato e lanciato pietre contro giornalisti e polizia, dopo che alcuni media locali hanno scritto che il sisma e’ stato una sorta di punizione per gli attacchi dei ribelli del Pkk all’esercito goverativo. Nella protesta che ha avuto luogo nella capitale dell’omonima provincia, sono rimasti feriti diversi reporter e gli agenti hanno fatto uso massiccio di gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. L’ira dei residenti si e’ manifestata anche con velenosi messaggi pubblicati sul web, in particolare su Facebook e Twitter. Il terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter, che ha ucciso finora 366 persone ma ha causato centinaia di dispersi, ha colpito proprio le zone del Paese a maggioranza curda, in un momento di fortissima tensione tra i guerriglieri del Partito dei lavoratori curdi e i militari di Ankara, che si stanno affrontando da giorni con agguati e combattimenti che stanno causando decine di morti. Mercoledi’ scorso 24 militari sono rimasti uccisi e 18 feriti in un assalto dei guerriglieri. L’esercito, che dal 7 agosto ha ucciso quasi 300 separatisti, ha lanciato massicce operazioni di rappresaglia.
E’ morto – intanto – per le ferite riportate il ragazzo il cui primo piano ha fatto il giro del mondo, perche’, al momento di essere estratto vivo dalle macerie del terremoto in Turchia, aveva la mano di un morto aggrappata ad una spalla. Lo si e’ appreso a Ercis a margine dei lavori di salvataggio della mamma e della nonna della neonata estratta viva oggi dalle macerie di un palazzo di sei piani.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente della Repubblica di Turchia, Abdullah Gul, il seguente messaggio:”Il drammatico sisma che ha devastato la provincia di Van e’ una tragedia per la nazione turca. Sono profondamente colpito e condivido il suo dolore. In questo momento cosi’ triste l’Italia, unita al suo paese da profondi vincoli di amicizia, si sente particolarmente vicina al popolo turco. Con questi sentimenti, desidero trasmetterle a nome mio personale e di tutto il popolo italiano il piu’ sentito cordoglio e le espressioni di umana solidarieta’ per le vittime del terremoto”.