Clima, Wwf: “prendere le giuste decisioni, ridurre la deforestazione”

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Ridurre la deforestazione fin quasi allo zero entro il 2020 e’ possibile, ma non vi devono essere incertezze. Lo afferma il Wwf sottolineando che un ritardo nel prendere le giuste decisioni anche di solo 10 anni per salvare le foreste, significherebbe raddoppiare la superficie delle foreste che andrebbero perse entro il 2030, con gravi ripercussioni sui cambiamenti climatici globali. Foreste e clima sono infatti, proseguono gli ambientalisti, strettamente connessi, e fermare la distruzione delle foreste significa contribuire a vincere la sfida dei cambiamenti climatici. Secondo il nuovo capitolo del Rapporto Wwf Living Forests dedicato a ‘foreste e clima’, lanciato oggi a Durban alla vigilia dei negoziati sul clima, il mondo si prepara a perdere 55,5 milioni di ettari di foreste entro il 2020, anche se si adotteranno misure urgenti per ridurre la deforestazione. Secondo il rapporto, se il mondo continua a ritardare le misure necessarie, perderemo 124,7 milioni di ettari di foreste entro il 2030, una superficie maggiore di quelle di Italia, Germania e Spagna messe insieme. Le foreste, aggiunge ancora il wwf, sono fondamentali per la vita, forniscono quei servizi essenziali per il benessere delle persone e per la conservazione della biodiversita’, ma svolgono un ruolo chiave anche per il clima globale, essendo importanti serbatoi di gas serra.
Ma i processi di deforestazione stanno compromettendo questa loro fondamentale funzione, liberando in atmosfera enormi quantita’ di gas serra. Nel solo Bacino del Congo per esempio, per la cui salvaguardia il Wwf ha recentemente lanciato la campagna ‘Green Heart of Africa’, le foreste assorbono fino a 160 milioni di tonnellate di carbonio, ma il ritmo di deforestazione e’ pari all’emissione di 130 milioni di tonnellate carbonio, di cui il 23% dovuto al degrado delle foreste a causa di taglio illegale o asportazione del legname per carbone.

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