Fukushima: contaminazioni nucleari hanno coinvolto aree molto ampie

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Le contaminazioni radioattive di Fukushima potrebbero aver coinvolto regioni molto ampie mettendo in pericolo la produzione di cibo in più province giapponesi. E’ il quadro che emerge da due studi indipendenti, pubblicati sull’ultimo numero di Pnas, realizzati dall’organizzazione internazionale no profit Universities Space Research Association in collaborazione con l’Università di Nagoya e le Università di Nihon e Tsukuba. La prima ricerca ha analizzato la distribuzione e la quantità di Cesio-137 depositate nel suolo dopo l’incidente; elemento che desta grandi preoccupazioni in quanto pu• perdurare per circa tre decenni provocando gravi danni a agricoltura e allevamento. Gli autori hanno verificato la presenza elevata di questo contaminante nella maggior parte delle regioni orientali e alcune parti del nord-est del Giappone, mentre non si sono riscontrate tracce significative nelle regioni occidentali, probabilmente perch‚ protette da catene montuose. I risultati suggeriscono quindi che la produzione alimentare a Fukushima e di alcune province limitrofe potrebbe essere significativamente compromessa dalla contaminazione da Cesio-137. Il secondo studio ha analizzato la distribuzione geografica dei diversi isotopi radioattivi, come tellurio, iodio e cesio, nell’area centro-est del Giappone che dopo l’incidente nucleare del marzo 2011 sono stati trasportati nell’aria e depositati su un’area molto vasta dalle colonne di fumo. I ricercatori hanno eseguito una analisi spettrometrica dei campioni di terreno superficiale di varie aree per determinare la distribuzione geografica degli isotopi, un primo passo per comprendere il rischio derivato dall’ingestione di colture contaminate.

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