Incendio a Vado Ligure, è stato un Natale d’inferno ma ora la situazione sta migliorando

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Si poteva pensare all’inferno, la notte di Natale, guardando il bosco che bruciava attorno alle case a Vado Ligure e sulle colline della valle. In 250 hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni minacciate da lingue di fuoco sempre piu’ alte, mentre l’autostrada A10 e’ stata chiusa all’altezza di Vado per il denso fumo e per il fuoco che ha divorato la vegetazione vicina alle corsie. Un incendio vastissimo, alimentato da un vento di tramontana che spirava a oltre 100 km l’ora, ha spinto le fiamme spezzandole in due vasti fronti lunghi in tutto 4 chilometri. Lo spotting, ovvero l’accensione di focolai secondari dovuta al vento che trasporta materiali leggeri infuocati, ha poi innescato altri cinque fronti diversi. Al fuoco si sono aggiunti i rombi dei cinque Canadair che per oltre 24 ore, con una breve pausa notturna, hanno sorvolato Vado assieme a due elicotteri della Regione Liguria. Non c’e’ elettricita’, in paese; il black-out e’ stato imposto per consentire ai piloti di Canadair ed elicotteri di operare in sicurezza. A terra, hanno lavorato un centinaio di persone: vigili del fuoco di Savona, con rinforzi dal Basso Piemonte e dalla Spezia; personale della Forestale; volontari dell’antincendio e anche residenti. Uno di loro, 72 anni, si e’ ustionato le mani e le braccia per togliere materiale infuocato dall’aia della sua casa. In Comune e’ stato allestito il coordinamento interforze con il quale sono in costante contatto gli assessori regionali Barbagallo e Briano, cui fanno capo l’antincendio boschivo e la Protezione civile. Il vento ha soffiato incessantemente fino a oggi, quando e’ caduto, all’improvviso, consentendo alle istituzioni di consentire la riapertura dell’autostrada, ai tecnici del Nipaf della Forestale di cercare di capire cosa sia successo e alla ‘macchina’ dell’antincendio di tirare il fiato. E’ necessario capire cosa abbia scatenato questo inferno. Le ipotesi si riducono: non sembra che si tratti di un incendio doloso, ma potrebbe essere di origine colposa. Probabilmente qualcuno ha sparato dei botti nel bosco, innescando cosi’ l’incendio che e’ stato alimentato dal vento. Al sindaco e’ giunta in giornata la solidarieta’ della Sardegna con le parole e la disponibilita’ del presidente Ugo Cappellacci, mentre il governatore del Veneto Luca Zaia ha inviato un messaggio al presidente della regione Liguria Claudio Burlando. I Canadair e gli elicotteri continuano a sfiorare il mare e scaricare acqua senza fermarsi mai. Il fuoco, nel tardo pomeriggio, sembra sconfitto. Cosi’ inizia l’operazione di bonifica e i grandi aerei e gli elicotteri tornano negli hangar. Ma un Canadair e’ destinato a un focolaio che sta prendendo forza a Genova Voltri: un nuovo incendio, ancora una notte di lavoro.

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