Previsioni Meteo: caldo quasi record e maltempo sull’Italia, è ancora autunno ma tra dieci giorni …

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Fa caldo su gran parte d’Italia, e nella giornata di ieri, giovedì 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, sono stati sfiorati moltissimi record di temperatura massima mensile.
Più vicina di tutti ci è andata l’Isola d’Elba dove, sul Monte Calamita è stata registrata una temperatura massima di +17,0°C, vicinissima al record di +17,2°C registrato il 2 e il 26 dicembre 2006 e il 9 dicembre 2010.
Molto caldo anche a Trieste, che con una massima di +17,6°C ha sfiorato di quattro decimi il record mensile di +18,0°C registrato il 7 e l’8 dicembre 2006.
A Civitavecchia la massima è stata di +20,8°C, a otto decimi dal record di +21,6°C toccato nel dicembre 1980.
Caldo anche a Grosseto con una massima di +19,0°C, a 1,2°C dal record di +20,2°C del 4 dicembre 1954. Latina, con +20,2°C, è rimasta 1,4°C sotto il record di +21,6°C del 5 dicembre 1984; Pratica di Mare con +18,8°C non ha raggiunto il record per 1,4°C, in quanto i +20,2°C toccati in questa località risalgono al 5 dicembre 2003.
Anche in Sicilia s’è sfiorato un record, a Cozzo Spadaro, nel Siracusano, dove la massima di +20,8°C è stata 1,4°C sotto il record mensile di +22,2°C, misurati l’1 dicembre 1987. Ronchi dei Legionari, in Friuli, con +15,7°C è rimasta 1,7°C sotto il record mensile di +17,4°C toccato nel dicembre 1967 e nel dicembre 1979.
Piacenza ha avuto una massima di +17,4°C e non ha raggiunto i +19,6°C del 22 dicembre 1991 per 2,2°C. E’ invece rimasta 2,4°C sotto il record Arezzo, che con una massima di +15,6°C non ha messo in discussione i +18,0°C del dicembre 1989, pur avvicinandosi, come Firenze (+17,8°C a fronte dei +20,4°C del 16 dicembre 1989) e Fiumicino (+18,3°C a fronte dei +21,0°C del 4 dicembre 1998).
Anche oggi fa caldo come ieri in molte località Italiane. Olbia, Cozzo Spadaro, Decimomannu e Sigonella hanno già raggiunto i +20°C; Palermo, Alghero, Lampedusa, Cagliari e Capo Carbonara i +19°C; messina, Reggio Calabria, Trapani, FIumicino, Grosseto, Capo Bellavista, Capo Caccia e Lamezia Terme i +18°C.
Questa situazione anomala su scala nazionale è dovuta alla configurazione barica Europea, che vede un flusso zonale Atlantico in grande spolvero, molto alto e inarrestabile, con continue profondissime depressioni d’Islanda a solcare il territorio nord Europeo tra le isole Britanniche e la Scandinavia. Un possente anticiclone si trova adagiato sui paralleli tra il basso Atlantico e il Mediterraneo centro/occidentale, anche se dall’oceano arrivano comunque “spifferi” d’aria umida verso il “Mare Nostrum”, e così le condizioni del tempo si mantengono tipicamente autunnali nel nostro Paese, con temperature novembrine e condizioni del tempo umide, uggiose e perturbate.
Anche oggi, infatti, molte nubi interessano diverse Regioni d’Italia, specie quelle Tirreniche.
Nei prossimi giorni la situazione rimarrà abbastanza statica, con temperature stazionarie e condizioni del tempo perturbate su gran parte d’Italia, specie nelle Regioni Tirreniche e al nord dove lunedì 12 avremo piogge sparse e localmente intense, con nevicate non solosulle Alpi (specie versanti esteri) oltre i 1.000 metri di quota, ma anche sugli Appennini (finalmente) oltre i 1.500 metri. Uno scenario comunque ancora autunnale.
Per tutta la prossima settimana si susseguiranno ondulazioni nord Atlantiche con tempo umido e uggioso sull’Italia, a tratti al centro/nord e a tratti al centro/sud con precipitazioni concentrate prevalentemente nelle zone Tirreniche, e con venti a tratti forti tra libeccio, ponente e maestrale.
Anche le temperature saranno un pò altalenanti, ma non in modo estremo come ad esempio era successo nel dicembre dello scorso anno, caratterizzato da straordinari sbalzi tra caldo record e freddo eccezionale soprattutto nelle prime due decadi del mese.
Quest’anno l’inverno è ancora lontano, anche se non è vietato sognare un bianco Natale date le interessantissime prospettive a lungo termine. Ne parleremo meglio nei prossimi aggiornamenti: continuate a seguirci!

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