Botti di Capodanno, dramma a Roma: un morto e 4 bimbi feriti. I testimoni: “sembrava un terremoto”

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Un 31enne e’ morto e una bambina di 4 anni e’ rimasta gravemente ferita nell’esplosione di alcuni fuochi di artificio in un appartamento al primo piano nel quartiere San Basilio, dove altri tre bambini sono rimasti feriti ma in modo più lieve. La tragedia si e’ consumato intorno alla mezzanotte quando l’uomo, secondo le prime ricostruzioni della polizia e dei vigili del fuoco, avrebbe tentato di accendere un petardo all’interno per poi affacciarsi al balcone: l’esplosione anticipata avrebbe provocato una sorta di effetto a catena, innescando l’esplosione dagli altri botti presenti in casa (“una quantita’ considerevole“, ammettono gli investigatori). In quel momento, nell’appartamento a festeggiare il nuovo anno c’erano non meno di una quindicina di persone: oltre alla bimba di 4 anni, ricoverata al “Bambino Gesu'” con ustioni su tutto il corpo, sono rimasti feriti in modo abbastanza serio (soccorso in “codice rosso” al Pertini) un bimbo di 12 anni e in modo fortunatamente lieve una bimba di appena 9 mesi, una 50enne e tre uomini rispettivamente di 47, 28 e 17 anni. In un primo momento – data la violenza della deflagrazione che ha letteralmente devastato la casa, mandato in frantumi i vetri e deformato le inferriate dei balconi – i vigili del fuoco avevano pensato ad una caldaia difettosa. Una curiosita’: lo stabile, al civico 29 di via Luigi Gigliotti, e’ lo stesso nel quale alcuni giorni fa i poliziotti avevano trovato 30 chili di fuochi illegali di produzione cinese nascosti sotto la cabina elettrica del vano ascensore. Mentre un altro maxisequestro, di altri 300 chili di fuochi, era stato messo a segno poco distante.

Ero a letto e il letto si e’ mosso, sembrava il terremoto. Ho sentito un boato tremendo, poi gente che urlava, poi le ambulanze”. E’ il racconto fatto all’Ansa da una vicina di quanto avvenuto poco dopo mezzanotte a San Basilio, periferia sudest di Roma, dove l’esplosione provocata dai botti di capodannoi. Al primo piano di via Gigliotti sono ben visibili i segni dello scoppio: sul balcone dell’appartamento sono accatastati oggetti anneriti dalle fiamme. In strada, davanti all’edificio, detriti, bottiglie rotte, sacchi della spazzatura, il vaso di una pianta spaccato, coperte e alcuni fuochi d’artificio inesplosi. ”E’ una famiglia di gente perbene – continua la signora Anna, cha abita in un’altra scala dell’edificio -. Ho sentito che il marito e’ morto, e’ una brava persona, hanno due bambini. I botti? Non so niente, qui tutti sparano a Capodanno”. Due volanti della polizia sono arrivati stamani in via Gigliotti per un breve sopralluogo. La zona di fronte al palazzo dell’esplosione e’ delimitata dal nastro di plastica dei vigili del fuoco. Il quartiere si sta appena risvegliando e in giro si vedono pochissime persone.

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