Cambiamenti climatici: il 15 marzo parte il “Fondo Kyoto”: 600 milioni di euro in tre anni

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Prende il via in modo ufficiale il Fondo rotativo per Kyoto: 600 milioni di euro (in tre tranches annuali da 200 milioni ciascuno) in favore di cittadini, imprese, condomini, soggetti pubblici e fondazioni che godranno di finanziamenti a tasso agevolato (lo 0,5 per cento per sei anni con rate semestrali, 15 anni in caso di soggetti pubblici) per realizzare interventi di riduzione delle emissioni inquinanti responsabili del riscaldamento globale. Le domande potranno essere presentate esclusivamente on line dal 15 marzo direttamente in banca grazie alle convenzioni con l’Abi e Cassa depositi e prestiti. Le banche aderenti, inoltre, potranno concedere un finanziamento per la quota parte del costo totale del progetto che non e’ coperta dal finanziamento agevolato. “Con il fondo cominciamo a creare le condizioni per trasformare il sistema energetico dando una prospettiva diversa”, ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini aggiungendo che, quello che si sta cercando di creare e’ un “meccanismo virtuoso” un “recipiente” nel quale far confluire altri fondi “prima fra tutti i proventi dell’asta dei permessi per le quote di Co2 che partiranno quest’anno e le cui entrate sono destinate almeno al 50 per cento alla decarbonizzazione dell’economia”. In totale gli investimenti che il Fondo per Kyoto dovrebbe generare ammonterebbero a 1,2 miliardi di euro, ha ammesso il ministro parlando di un “effetto moltiplicatore”. I finanziamenti riguarderanno principalmente installazioni di impianti a micro-trigenerazione diffusa (elettricita’-calore-freddo) che hanno “un’efficienza dell’80-85 per cento” contro il 40 per cento circa del sistema energetico “basato su grandi impianti e sul trasferimento dell’elettricita’ lungo linee di trasmissioni”, ha detto Clini; e interventi di risparmi energetico e di fonti rinnovabili a livello regionale. A livello nazionale si contreranno sulla sostituzione di motori elettrici industriali, ricerca in tecnologie innovative e gestione sostenibile delle foreste. Le regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte si occuperanno direttamente della fase istruttoria, attraverso enti di sviluppo e societa’ finanziarie regionali. Alla presentazione del Fondo per Kyoto era presenti anche il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che ha ricordato come, nei primi tre mesi di vita, il governo abbia messo in moto “una cinquantina di miliardi di euro” di risorse per il rilancio del paese, per creare occupazione e per una crescita “ambientalmente sostenibile, socialmente e finanziariamente”. Il settore energetico, ha aggiunto il ministro “puo’ creare occupazione”, anche “1-2 milioni se svilupperemo “le filiere e le opportunita’ dell’economia verde” e comunque “il governo e’ al lavoro e nei prossimi mesi ci saranno molti appuntamenti” per arrivare a un piano energetico nazionale con un orizzonte al 2030 o al 2050. Il nostro paese deve, tuttavia, ridurre la propria vulnerabilita’: “I giorni scorsi – ha detto il ministro – hanno messo in evidenza che dobbiamo fare di piu’ e meglio. Abbiamo gestito bene l’emergenza e l’Italia non ha avuto contraccolpi, ma dobbiamo ridurre la nostra vulnerabilita'”. Per l’ad di Cassa depositi e prestiti Giovanni Gorno Tempini “e’ la prima volta che Cdp mette in campo un meccanismo che ha uno sbocco retail”, mentre il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini si e’ detto “soddisfatto per il coinvolgimento” del mondo bancario: “La Green economy e’ importante per far ripartire il paese. L’accordo permettera’ alle banche di operare su mandato di Cdp per erogare finanziamenti. Le banche a loro volta riceveranno una commissione piu’ la remunerazione per la fidejussione rilasciata”.

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