La sonda spaziale Down della NASA ha scattato nuove incredibili fotografie di Vesta, le quali rivelano strane caratteristiche mai osservate in precedenza su un asteroide. Le immagini evidenziano strane macchie lucide due volte più brillanti rispetto al resto della sua superficie, suggerendo che si tratti del materiale originario della sua nascita, avvenuta circa 4 miliardi di anni fa. Con una larghezza di 530 Km, Vesta è uno dei corpi più grandi e più brillanti nella fascia principale degli asteroidi. La sonda è in orbita intorno all’asteroide dal 2011 al fine di studiare la roccia spaziale in dettaglio, come mai in precedenza. “La nostra analisi ha rilevato questo materiale che ha subìto pochi cambiamenti dal momento della formazione di Vesta oltre 4 miliardi di anni fa“, ha detto Jian-Yang Li, uno scienziato dell’Università del Maryland, College Park, in una dichiarazione. “Siamo ansiosi di saperne di più sui minerali che compongono questo materiale e come la superficie attuale di Vesta si sia venuta a creare.” Li e i suoi colleghi hanno presentato le nuove immagini di Vesta al 43° Lunar Planetary Science Conference in Texas.
Gli scienziati della missione nutrono il sospetto che le chiazze luminose di Vesta siano state esposte a scontri violenti con altre rocce spaziali. Questi impatti possono aver diffuso il materiale luminoso attraverso l’asteroide, mischiandoli con del materiale più scuro della superficie di Vesta. Gli astronomi in realtà sono a conoscenza delle variazioni di luminosità dell’asteroide da qualche tempo, quando le foto del telescopio spaziale Hubble mostrarono aree più luminose prima dell’arrivo della sonda della NASA. Dawn ha permesso una risoluzione maggiore di queste aree e la sorprendente varietà di macchie scure su Vesta, che appaiono come macchie grigie o rossastre. I ricercatori ipotizzano che le aree scure possano essere il risultato di collisioni che sciolsero la superficie; un evento sospettato, ma mai osservato direttamente come in questo caso. La sonda Down è in orbita attorno all’asteroide dal Luglio 2011, e continuerà a scandagliare la roccia spaziale ancora per un anno prima di ripartire per il suo prossimo obiettivo, Cerere, attorno al quale transiterà nel mese di Febbraio 2015.