Siccità: la Regione Friuli Venezia Giulia ha preparato un decreto sullo “stato di sofferenza idrica”

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La Regione Friuli Venezia Giulia ha predisposto un decreto sullo stato di sofferenza idrica, a causa di una siccita’ che non si registrava da almeno vent’anni. Il documento, che prevede una serie di azioni per immagazzinare e risparmiare acqua e assicurare il fabbisogno agli usi prioritari (idropotabile e irriguo), sara’ firmato nei prossimi giorni dal presidente della Regione, Renzo Tondo.

Il vicepresidente e assessore all’Ambiente, Luca Ciriani, ha presieduto oggi a Udine un tavolo di lavoro sull’emergenza con gli attori della filiera idrica, tra cui Anci, Consorzi di Bonifica, gestori di invasi e acquedotti.”Siamo in uno stato preoccupante – ha detto – e se nei prossimi giorni la situazione non evolve, dovremo adottare misure di razionalizzazione della risorsa”. Secondo le previsioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente, le precipitazioni dovrebbero arrivare dal prossimo 3 aprile con una probabilita’ del 95%, anche se non e’ possibile determinarne l’entita’. ”E se non piovera’ abbastanza – ha proseguito Cirianidovremo procedere con l’attivazione dello stato di emergenza, che prevede anche misure via via piu’ pesanti in materia di regolamentazione degli usi idroelettrici allo scopo di trattenere l’acqua negli invasi montani, di riduzione del deflusso minimo vitale dei corsi d’acqua e di limitazioni dell’uso dell’acqua anche per i cittadini, con relative ordinanze dei sindaci”.

Il deficit idrico per la scarsita’ di pioggia e di neve nelle stagioni autunnale e invernale e’ tra il 50 e il 70% nei bacini montani, e di oltre il 70% in pianura. Il trend di calo delle falde acquifere oscilla tra i 2-3 centimetri al giorno nella bassa pianura ai 15 della fascia pedemontana. Le portate dei fiumi sono ai valori piu’ bassi negli ultimi 10 anni e la percentuale di riempimento degli invasi montani e’ in media del 50%.

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