Siracusa, mercantile incagliato: via alle operazioni di rimozione del carburante

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Iniziate le operazioni propedeutiche al recupero delle 300 tonnellate di carburante presenti della nave cisterna “Gelso M.”, rimasta incagliata sabato scorso tra gli scogli di Santa Panagia, durante una violenta tempesta, mentre era in navigazione verso Augusta (Siracusa). I tecnici stanno predisponendo le barriere galleggiati per contenere eventuali perdite. Mentre per il pompaggio vero e proprio del carburante, spiegano dalla Capitaneria di porto, occorrera’ attendere ancora un paio di giorni. Ieri il primo sopralluogo con il recupero della scatola nera. Le operazioni coinvolgono la societa’ Smit Salvage di Rotterdam e la societa’ italiana di salvataggio Augustea. La nave che e’ adagiata a ridosso della scogliera, ha riportato danni alla parte anteriore e a poppa. Il team di salvataggio ha valutato due opzioni per recuperare il carburante. La prima e’ pompare il carburante nei contenitori cisterna posti sulla cima della scogliera. La seconda e’ pompare il combustibile dalla “Gelso M” direttamente verso il rimorchiatore “Carlo Magno”, della Augustea, che garantisce una velocita’ maggiore nelle operazioni, ma richiede condizioni meteorologiche migliori. Il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, ieri aveva emesso un’ordinanza con la quale proibisce di avvicinarsi alla nave per motivi di sicurezza e di pubblica incolumita’ e per consentire un regolare svolgimento degli interventi: istituito un perimetro off limits di 200 metri.

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