Spettacolare “Supercella temporalesca” sul bassopiano boliviano orientale causa forti piogge e violenti temporali

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La città di Concepcion vista dall'alto

Anche le grandi pianure e le vaste praterie del sud-america, come la Pampas e il Chaco, sono un terreno fertile per lo scontro fra l’aria molto calda e secca (accompagnata dai venti del Norte), che scivola dagli altopiani tropicali del Brasile centro-meridionale, con le masse d’aria molto più fredde di lontane origine sub-antartiche (fronti freddi da Sud e SO seguiti dai forti venti di Pampero) che salgono fino al nord dell’Argentina, raggiungendo il Paraguay e gli stati del Brasile meridionale. Non di rado lo scontro, quasi frontale, fra le differenti masse d’aria, di diversa estrazione (l’una polare e l’altra tropicale), che si muovono in senso meridiano lungo i territori dell’America meridionale, da origini a violenti fenomeni temporaleschi, con l’insorgenza di grandi “Supercelle” e “Sistemi temporaleschi multicellulari” che possono causare piogge torrenziali, grandinate, forti colpi di vento e nei casi più estremi possono favorire lo sviluppo di autentici tornado, come i famosi “tornadoes” made in USA. Difatti, soprattutto durante l’autunno e la primavera australe, le stagioni più dinamiche, la Pampa argentina, ma anche una buona parte dell’arida pianura del Chaco, che si estende lungo i confini fra l’estremo nord dell’Argentina, il Paraguay e il sud-est della Bolivia, vengono scossi da violente manifestazioni temporalesche che danno luogo a fenomeni meteorologici davvero estremi che cagionano enormi danni a cose e persone.

La città di Trinidad al Tramonto

Ciò capita molto frequentemente, quando un fronte freddo, molto ben organizzato e seguito da un blocco di aria molto fredda e pesante, di lontane origini sub-antartiche, che viene spinto verso il nord dell’Argentina, il Paraguay e il Brasile meridionale da un solido anticiclone di blocco collocato poco ad ovest delle coste cilene meridionali, va ad interagire con le masse d’aria molto calde tropicali preesistenti nei medi e bassi strati fra il Paraguay e il Brasile meridionale. Spesso l’aria fredda che sale da Sud e S-SO si incunea sotto quella calda preesistente, provocando un suo brusco innalzamento verso l’alto che va ad alimentare forti moti convettivi (correnti ascensionali dal basso verso l’alto), con la conseguente formazioni di imponenti annuvolamenti cumuliformi torreggianti che danno luogo a forti rovesci di pioggia e ai temporali non appena i giovani Cumulonembi raggiungono la fase di maturazione. Proprio nella prima mattinata di ieri una spettacolare “Supercella temporalesca” si è venuta a formare sopra il bassopiano orientale boliviano, scatenando forti temporali e forti rovesci di pioggia che hanno martellato un ampia fascia della Bolivia orientale, dalla città di Trinidad a Concepcion, fino ai piedi della Cordigliera andina orientali.

Il potente sistema temporalesco, analizzando le moviole satellitari, si è formato nella prima mattinata di venerdi 23 Marzo ed è nato dall’unione di due grosse cellule temporalesche, una nata nell’estremo sud del territorio boliviano, poco ad ovest del confine con il Paraguay, nell’area fra Villamontes e Camiri, mentre l’altra si è generata ai piedi della Cordigliera di Cochabamba, non lontano dalla città di Santa Cruz. Nel corso della nottata e della prima mattinata di venerdi 23 le due cellule temporalesche, durante la loro evoluzione, sono arrivante a tangersi fra di loro, fondendosi in un unico gigantesco sistema convettivo, con la classica struttura a “Supercella”, che in poche ore ha coperto gran parte del bassopiano della Bolivia orientale, scaricando intense piogge e forti temporali, accompagnati da forti raffiche di vento e da una attività elettrica a fondoscala, con innumerevoli fulmini e tuoni molto fragorosi che hanno accompagnato le fitte precipitazioni. Nel giro di poche le piogge e i forti temporali da Villamontes si sono estesi alla città di San Josè, propagandosi a Loreto e Trinidad.

La formazione della "Supercella" sull'est della Bolivia

Nella città di Trinidad, sita nel cuore del bassopiano orientale boliviano che va a degradare dolcemente verso il bacino pluviale amazzonico, i primi forti temporali hanno avuto inizio attorno le 06:00 – 07:00 AM (ora locale), con fulmini, forti scrosci di pioggia che hanno ridotto la visibilità orizzontale a meno di 1.5 km e raffiche di vento, inizialmente da NO e Nord. Dopo una breve pausa, fra le 08:00 e le 09:00 AM, i temporali hanno ripreso a martellare Trinidad intorno le 10 AM, con rovesci, anche intensi e raffiche di vento, stavolta provenienti da S-SE e Sud, poi ruotare più da Est a fine precipitazione, dopo le 02:00 PM. Ma le piogge e i temporali più forti si sono concentrati proprio nella città di Concepcion, circa 497 metri di altezza, dove le intense precipitazioni sono andate avanti ininterrottamente dalle 10:00 AM fino all’01:00 PM, scaricando nella locale stazione oltre 80 mm d’acqua. I rovesci temporaleschi più violenti si sono concentrati fra le 10:00 e le 11:00 AM, quando su Concepcion è sceso un autentico diluvio torrenziale, reso ancora più lugubre dai continui lampi e tuoni, mentre la visibilità orizzontale è scesa a soli 0.5 km, segno inequivocabile dell’intensità delle precipitazioni annesse al grande sistema temporalesco. La forte pioggia ha determinato anche vasti allagamenti. Ma i forti temporali e le intense piogge connesse alla grossa “Supercella” non hanno risparmiato neanche le altre località della Bolivia orientale e del sottostante bassopiano.

Ecco il vasto ammasso convettivo che ha colpito la Bolivia orientale portando forti piogge e temporali

Finora, dai synops a nostra disposizione, il massimo accumulo si è registrato proprio nella città di Concepcion, dove in poche ore si sarebbero accumulati ben oltre 80 mm di pioggia. A seguire troviamo i 39 mm di Trinidad, gli oltre 30 mm stabiliti da San Javier e Puerto Suarez, i 27 mm di Viru-Viru, i 22 mm di San Jose de Chiquitos e Monteagudo, i 21 mm di Yacuiba, i 18 mm di Ascencion De Guarayos, i 17 mm di Santa Ana e i 15 mm di Robore. Da segnalare, a titolo di cronaca, i 6 mm di Camiri e San Ignacio De Moxos e i 4 mm di Villamontes, quest’ultima meglio nota per i suoi repentini sbalzi termici. Appena 3 mm sono caduti a Rurrenabaque, mentre 2.1 mm di pioggia si sono registrati ai 2548 metri della città di Cochabamba, posizionata sopra l’omonima Cordigliera che rappresenta le propaggini più orientali della dorsale delle Ande che proprio in questo punto raggiunge la sua massima larghezza, dove con una serie di grandi pieghe e pieghe-faglie la catena si distende molto ripidamente verso il bassopiano orientale. La formazione della grande “Supercella temporalesca” lungo il bassopiano boliviano orientale è da ricercare alla risalita, da Sud e S-SE, di un impulso di aria fresca che dall’ovest del Paraguay e dal nord dell’Argentina, attraverso la distesa del Chaco, si è spinto fino al sud della Bolivia orientale, con deboli venti dai quadranti meridionali che hanno raggiunto il bassopiano orientale boliviano. Qui l’aria più fresca, che incalzava da S-SE e Sud, soprattutto agli strati più bassi, si è incuneata sotto l’aria calda e umida preesistente sopra le vaste distese della Bolivia orientale, favorendo un suo brusco innalzamento verso l’alto che ha generato i fortissimi moti convettivi (forti correnti ascensionali) che hanno alimentato la grande struttura convettiva.

Analizzando la situazione sinottica di ieri si nota come sul Paraguay e sul Chaco i venti al suolo erano disposti generalmente da S-SE e Sud, trasportando aria fresca che è risalita verso l’est della Bolivia. Un altro ingrediente fondamentale che ha agevolato la formazione della “Supercella” riguarda la presenza nei bassi strati di una linea di convergenza del vento sul bassopiano boliviano, fra le deboli correnti da NO e Nord che si sono scontrate con quelle più fresche provenienti da Sud e S-SE. A Santa Ana, nel nord della Bolivia, risparmiata dalla furia dei temporali, nella mattinata di ieri i venti registrati al suolo hanno spirato molto deboli, da NO e Nord, pilotando aria calda e umida, tanto che alle 02:00 PM il termometro è salito fino a +30°, con cielo coperto, mentre poco più a sud infuriavano i rovesci temporaleschi. Verso le 03:00 PM, in assenza di fenomeni significativi, si è verificato un drastico calo dei valori termici che è stato subito accompagnato dall’ingresso di moderati e freschi venti da Sud che hanno soffiato con raffiche di 46 km/h. Si è cosi passati dai +30° delle 02:00 ai +24° delle 04:00 PM, in meno di 2 ore si sono persi -6° con l’arrivo della ventilazione meridionale. Questa area di convergenza ha fornito ulteriore enfasi al sistema convettivo che è subito esploso. Dopo ore di forti temporali, che localmente hanno assunto carattere di vero nubifragio, la “Supercella” si è dissolta gradualmente nel pomeriggio successivo.

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