E’ stata ricalcolata in 7.4 la magnitudo del terremoto che ha colpito oggi il Messico, ad Oaxaca, una zona considerata dagli esperti ad altissimo rischio. La scossa, avvenuta a 20 metri di profondita’ (e non a 17, come si era calcolato inizialmente), e’ stata seguita da altri due terremoti di magnitudo 5.3 e 5.1. ”Questa zona e’ considerata una delle piu’ pericolose al mondo e in linea teorica, sulla base di calcoli di probabilita’, non si puo’ escludere che nell’arco di 500-1.000 anni possa essere colpita da un terremoto di magnitudo superiore a 9”, osserva il sismologo Salvatore Barba, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Dal 1900 ad oggi sono avvenuti in questa zona sette terremoti di magnitudo superiore a 7 e due di magnitudo superiore a 8. Ad originarli, cosi’ come ad originare il sisma di oggi, e’ il momento della placca di Cocos, relativamente piccola dal punto di vista geologico ma che si estende sotto l’intera America Centrale, che scivola sotto la placca di Panama alla velocita’ di 9 centimetri l’anno. A spingerla e’ la grande placca del Pacifico.