Questa notte, all’1:09, si verificherà come ogni anno il solstizio d’estate, da sempre rappresentato come un evento particolarmente importante e legato alla notte più corta dell’anno. E’ il giorno in cui entra l’estate astronomica boreale, un tempo occasione di feste o di ricorrenze importanti. Ancora oggi si celebra la natività cristiana di Giovanni Battista, uno dei personaggi più importanti della storia biblica. Non a caso è anche conosciuta come “la notte di San Giovanni”, che cade tra il 23 ed il 24 Giugno. Scientificamente parlando, la nostra stella viene a trovarsi alla sua declinazione massima e quindi alla sua massima altezza sull’orizzonte. Oltre al movimento di rotazione su se stessa, la Terra possiede un movimento di rivoluzione intorno al Sole che si compie in 365 giorni, alla distanza media di 150 milioni di chilometri; il che vuol dire che in un anno essa descrive un’orbita completa. Se potessimo innalzare una perpendicolare sul piano dell’orbita, troveremmo che l’asse intorno a cui ruota il nostro pianeta, e che passa per i suoi poli, forma con questa perpendicolare un angolo di 23,5°. Ciò comporta una conseguenza molto interessante, le stagioni, che si alternano durante l’anno e che espongono prima un polo poi l’altro alla piena luce del Sole. Così al 21 Giugno, inizio dell’estate settentrionale, il Sole non tramonta per tutte le regioni situate a nord del Circolo Polare Artico, mentre per quelle che si trovano a sud del Circolo Polare Antartico non si leva sull’orizzonte. Il ritmo delle stagioni è il secondo dei ritmi essenziali; perciò l’uomo sentì ben presto il bisogno di determinarlo. Nacque così il calendario, che fu diviso in periodi corrispondenti ai cicli delle fasi lunari (i mesi e le settimane) e che subì numerosi adattamenti durante i secoli. Il variare delle stagioni è determinato dall’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’orbita intorno al Sole e non dalla distanza che separa i due corpi nelle varie stagioni dell’anno. Dalla Terra il Sole appare come proiettato contro lo sfondo celeste nella sua traiettoria apparente attraverso il cielo durante l’anno, chiamata eclittica. L’asse terrestre, come dicevamo, è inclinato con un angolo di 23 gradi e mezzo, determinando di conseguenza nell’eclittica un’inclinazione analoga rispetto all’equatore celeste. E’ per questo che i due emisferi hanno stagioni opposte. In Giugno nell’emisfero meridionale cala l’inverno, mentre l’emisfero nord è in piena estate. Il fenomeno ritarda di circa 6 ore ogni anno per poi tornare alla posizione di partenza in occasione degli anni bisestili, introdotti proprio per evitare un disallineamento delle stagioni in relazione al calendario.