Terremoti in pianura Padana, geologo Usa: “non ci aspettavamo la scossa di Ravenna”

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I due terremoti precedenti, con gli epicentri sulla terraferma, erano avvenuti lungo la faglia Ovest. Avevamo riscontrato scosse di assestamento nei giorni precedenti e sapevamo che ne sarebbero avvenute altre ma non ci aspettavamo un nuovo sisma in una zona diversa ovvero sulla faglia Est“. Lo ha dichiarato il geologo statunitense Randy Baldwin, del Geological Hazard Team Office del governo degli Stati Uniti, in un’intervista rilasciata a ‘La Stampa’, manifestando, in tal modo, la sua sorpresa per il terzo sisma verificatosi in Italia nell’arco di pochi giorni. “La genesi di tale fenomeno – ha spiegato Baldwin, che ha descritto in diretta il terremoto avvenuto al largo di Ravenna – si deve al fatto che il sisma del 20 maggio e’ stato di grado alto. Quando cio’ avviene la conseguenza e’ una forte pressione sulle faglie adiacenti. E’ stato lo stress ricevuto dalla faglia Ovest a causa del primo sisma a determinare il terremoto a largo di Ravenna. E’ uno dei motivi. L’altro ha a che vedere con i precedenti perche’ nel 2002, sempre a largo della citta’ di Ravenna si ebbe un sisma di categoria 5 e dunque cio’ significa che si tratta di un’area che deve essere considerata a rischio“. Rispondendo alla domanda se sia possibile preavvertire le popolazioni interessate, per tentare di limitare i danni alle persone, il geologo statunitense ha detto “la prevenzione che stiamo mettendo in atto nei confronti degli tsunami non e’ possibile per i terremoti perche’ nel caso delle grandi onde anomale oceaniche si tratta di un pericolo potenziale che si manifesta dopo una forte scossa iniziale, che viene registrata. Nel caso dei terremoti e’ assai piu’ complicato, per non dire impossibile“.

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