Il terremoto che ha colpito Mirandola provocando lutti e distruzioni ha compromesso gravemente anche i riferimenti culturali, storici e artistici della citta’. Uno in particolare rischia di scomparire per sempre, ed e’ il quindicinale del comune, ‘L’indicatore Mirandolese’, una testata edita dal 1877. Ma al comune e’ venuta un’idea: farsi ‘adottare’ da una testata o un network nazionale in grado di garantire l’uscita del giornale. Prima del sisma il giornale aveva una tiratura di 25.000 copie ed era diffuso in tutta l’Area Nord di Modena, nei Comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero;, diventando una voce seria, autorevole e puntuale per il territorio. Nel 2001 il quindicinale ha vinto il premio del Compa, al salone europeo della Comunicazione Pubblica. Particolarita’ del giornale, i costi di stampa erano interamente sostenuti dalla raccolta pubblicitaria, senza gravare minimamente sulle tasche dei cittadini. Dal 20 maggio di quest’anno la pubblicazione del giornale e’ sospesa, e il Comune ha difficolta’ a prevedere una ripresa senza aiuti esterni, vista la situazione d’emergenza in cui versano le aziende del territorio. A salvarlo potrebbe essere una testata o un network nazionale in grado di coprire i costi di stampa o di mettere a disposizione le proprie rotative per stamparlo. E’ questo l’appello che il sindaco di Mirandola, Maino Benatti, insieme al redattore Fabio Montella, rivolge al panorama dei media giornalistici perche’, dicono “senza radici non c’e’ futuro e le nostre radici, da 135 anni, sono ben piantate nell’Indicatore Mirandolese”.
Terremoto: il sindaco di Mirandola chiede di “adottare” il quindicinale del comune
