Un ‘Marchio italiano di qualita’ ambientale’ che riesca a coinvolgere un vasto numero di aziende nostrane in un processo di produzione ‘green’. E’ quanto auspica il Wwf, partner tecnico, insieme a Officinae Verdi, di un progetto pilota che ha interessato il settore del mobile di Pordenone. Il progetto, voluto dal Distretto del mobile di Livenza (PN), sperimenta una ‘politica integrata di prodotto’, e cioe’ un approccio che punta a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti nell’arco dell’intero ciclo di vita. Realizzato con la collaborazione dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, ha come obiettivo l’allargamento del modello ad altri distretti e realta’ produttive in tutta Italia. ”La prima attribuzione del ‘Marchio italiano di qualita’ ambientale’ riconosciuto al Distretto del mobile di Pordenone rappresenta un fatto di assoluta importanza per riorientare societa’ ed economia in senso favorevole alla conservazione della natura”, dichiara Gaetano Benedetto, direttore politiche ambientali del Wwf Italia e presidente di Officinae Verdi. In Italia la storia dei marchi di qualita’ ambientale ”e’ stata spesso contraddittoria e non ha avuto il livello di penetrazione di altri Paesi europei”. Tuttavia, sostiene Benedetto, ”questo nuovo marchio ha la potenzialita’ di modularsi meglio sui singoli prodotti, garantendo un livello di attenzione ambientale maggiore e una flessibilita’ piu’ idonea alle esigenze di marketing”. Il marchio, ha proseguito Benedetto, ”rappresenta dunque la strada corretta per coinvolgere in un processo di miglioramento un numero vasto di aziende, caratterizzando ancor piu’ le produzioni italiane in termini di qualita’ e dandosi la prospettiva di arrivare quanto prima a un marchio di vero Made in Italy che leghi in modo piu’ forte l’intero ciclo di un prodotto a una comunita’ locale che divenga essa stessa garante del rispetto ambientale e di qualita”’.