Firmati dai ministri Corrado Passera, Corrado Clini e Mario Catania, i decreti ministeriali su fotovoltaico e rinnovabili elettriche. Ne ha dato notizia il sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli, nel corso del workshop Safe presso l’auditorium dell’Enel. Il via libera arriva dopo l’ok dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas e delle regioni che avevano formulato alcune osservazioni recepite in parte nei provvedimenti. Quanto al decreto sul fotovoltaico sul V Conto Energia, sono state accolte le proposte formulate in sede di Conferenza unificata sull’incremento del costo indicativo cumulato annuo degli incentivi da 6,5 a 6,7 miliardi di euro (raggiunti i quali, entro 30 giorni, il decreto cessa l’applicazione). Piu’ graduale la gestione della fase transitoria: il decreto sul V Conto Energia si applichera’ – decorsi 45 giorni recita il provvedimento – al raggiungimento “di un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6 miliardi di euro” la cui data dovra’ essere individuata dall’Authority per l’energia elettrica e il gas sulla base dei dati comunicati dal Gse. Prevista anche una norma “transitoria”: si continua ad applicare, ad esempio, quanto stabilito del IV Conto Energia per i piccoli impianti “che entrano in esercizio prima” dei 45 giorni previsti per il nuovo regime, per i grandi impianti “che producono la certificazione di fine lavori nei termini previsti” e agli impianti realizzati su edifici pubblici e su aree delle amministrazioni pubbliche “che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2012”. Sara’ piu’ flessibile anche la definizione delle soglie oltre le quali scatta il meccanismo dell’iscrizione al registro: attraverso l’esenzione e nei limiti di specifiche risorse, per gli impianti fotovoltaici integrati innovativi, gli impianti a concentrazione, gli impianti fotovoltaici realizzati da Amministrazioni pubbliche e impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui e’ operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto. Ma la novita’ piu’ rilevante, che era stata oggetto di trattativa tra i ministeri interessati, e’ quello che riguarda l’accesso “diretto” alle tariffe incentivanti anche per gli impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 20kW. Quanto alla necessita’ di semplificare i registri, la richiesta di iscrizione per poter godere degli incentivi e’ fatta “mediante presentazione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorieta’, accompagnata dalla documentazione strettamente necessaria”. Quanto al decreto sulle rinnovabili elettriche, il provvedimento detta la disciplina degli impianti diversi dal solare fotovoltaico con potenza non inferiore a 1 kW e che entrano in esercizio in data successiva al 31 dicembre 2012. Il costo indicativo cumulato di tutte le tipologie di incentivo in questo caso non potra’ superare i 5,8 miliardi di euro annui. Anche in questo provvedimento e’ previsto il meccanismo del registro (e delle esenzioni). Per l’accesso ai meccanismi di incentivazione si deve partecipare a procedure pubbliche d’asta al ribasso, in forma telematica, per la definizione dei livelli di incentivazione nei limiti dei contingenti annui di nuova capacita’ produttiva. Per tutelare gli investimenti in via di completamento, “garantendo una progressiva transizione dal vecchio al nuovo meccanismo”, e’ possibile optare per un meccanismo di incentivazione alternativo per gli impianti che entrano in esercizio entro il 30 aprile 2013, ovvero, per i soli impianti alimentati da rifiuti entro il 30 giugno 2013. Due mesi in piu’ per il regime transitorio anche per gli impianti ubicati nei territori colpiti dal terremoto delle province di Bologna, Modena, Ferrara,Reggio Emilia, Mantova e Rovigo, con titolo autorizzativo recante data antecedente al 20 maggio 2012. “Con i due decreti firmati oggi – hanno dichiarato i ministri Catania, Clini e Passera – viene introdotto un sistema di incentivi moderno, sostenibile ed equo. L’energia rinnovabile e’ un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed e’ per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti che possono sviluppare una filiera produttiva nazionale, senza generare dannose competizioni con la produzione alimentare. Allo stesso tempo, con questi decreti si pone un freno alla crescita dei costi energetici per i cittadini e le imprese. La sostenibilita’ economica e ambientale sono i due cardini della strategia energetica del Paese”, concludono i tre ministri.