Una goccia di pioggia può pesare anche 50 volte il peso di una zanzara. Ma come fanno questi insetti a volare anche durante un acquazzone senza esserne travolti? Un nuovo studio indica che la risposta sta nella massa ridotta della zanzara e del suo forte esoscheletro. I ricercatori hanno analizzato le zanzare in un video ad alta velocità, creando una gabbia trasparente con un il tetto formato da una rete a maglie abbastanza fini da non permettere alle zanzare di uscire, simulando la pioggia. Nella maggior parte del tempo, circa il 25 per cento, le gocce di pioggia cadono direttamente tra le lunghe ali. Ma quando vengono direttamente colpite, le accompagnano nella loro discesa al suolo. Soltanto se la zanzara si trovasse nei pressi del suolo non avrebbe il tempo utile per poter riemergere, e rischierebbe quindi di annegare. Gli scienziati, il cui studio compare negli atti della National Academy of Sciences, affermano che la resistenza delle zanzare può essere utile per sviluppare aerei robotici di ricerca e veicoli di soccorso. “Più piccolo sarà il robot, maggiore sarà la sua resistenza”, afferma David L. Hu, un ingegnere meccanico e biologo presso il Georgia Institute of Technology. “Se si rendono molto piccoli, fondamentalmente non dovete fare altro per la sua sopravvivenza”, conclude il ricercatore.
