Continua la lunga altalena termica che sta caratterizzando l’andamento meteo/climatico di questa estate 2012. Come avevamo previsto l’avvezione calda che ci ha interessato nel weekend, la quarta dall’inizio della stagione estiva, si è già conclusa. Solo sulle estreme regioni meridionali, soprattutto sulla Sicilia centro-orientale, permangono condizioni di clima piuttosto caldo, con valori massimi prossimi o superiori al muro dei +37° +38° all’ombra (a Sigonella l’ultimo metar segnava un valore di +37°C). Niente a che vedere con la giornata di ieri, quando in molte località di Sicilia e Calabria meridionale la colonnina di mercurio è stata in grado di varcare la soglia dei +40° (+39.6° a Sigonella, +38.6° a Reggio Calabria), a seguito dell’afflusso in quota di un flusso molto caldo, secco e polveroso proveniente direttamente dall’entroterra desertico algerino, che si è diretto in un letto di correnti sud-occidentali, nella libera atmosfera, verso la Grecia, dove nella giornata odierna si sta registrando la notevole impennata termica che ieri ha coinvolto le nostre regioni meridionali e le isole maggiori, in particolare la Sicilia. Per fortuna anche questa avvezione calda sub-tropicale si è conclusa.
Difatti, con il progressivo spostamento verso est dell’ondulazione ciclonica scivolata verso il Regno Unito e la Francia, la stessa che ha attivato l’onda mobile di calore verso le nostre regioni centro-meridionali, le correnti in quota (a 500 hpa) hanno cominciato a disporsi dai quadranti occidentali, mentre al contempo il passaggio del cavo d’onda ha determinato un abbassamento di latitudine del ramo principale della “corrente a getto sub-tropicale” che transita sull’Europa centro-occidentale. L’abbassamento di latitudine del “getto”, fin sul bacino centro-occidentale del Mediterraneo, ha provocato la rapida erosione del ramo settentrionale del promontorio anticiclonico sub-tropicale algerino che si era disteso verso il bacino centrale del Mediterraneo, mettendo fine all’ondata di calore in atto su gran parte del centro-sud peninsulare e sulle isole maggiori. A seguito dello spostamento verso est, in direzione del mar del Nord, dell’ondulazione ciclonica e dell’annessa circolazione depressionaria localizzata sul Regno Unito, le correnti a tutte le quote hanno cominciato a disporsi dai quadranti occidentali o più nord-occidentali al suolo, favorendo in questo modo l’afflusso di aria più temperata e umida d’estrazione atlantica su gran parte del territorio nazionale.
In queste ore le correnti di origine oceanica stanno per affluire anche sulle estreme regioni meridionali con il progressivo rinforzo di una ventilazione nei bassi strati dai quadranti occidentali che dovrebbe allontanare le “roventi” masse d’aria calde sub-tropicali nord-africane in direzione del Mediterraneo centro-orientale e del sud della Grecia, agevolando un graduale calo dei valori termici dopo l‘impennata dei giorni scorsi. Il quadro termico quindi si farà più confortante, anche se continuerà a fare un po’ di caldo, soprattutto sulle aree interne del sud, con massime sopra i +32° +33° nelle località che per questioni orografiche non possono essere raggiunti dalle brezze mitigatrici di mare. Lo scorrimento delle più temperate masse d’aria oceaniche però innescherà pure un po’ di instabilità diurna sui principali rilievi montuosi di Alpi, Prealpi e dorsale appenninica, con la formazione di annuvolamenti cumuliformi pomeridiani che potranno dare la stura a brevi ed isolati rovesci di pioggia localizzati nelle aree più elevate. Nella giornata di domani l’instabilità diurna si concentrerà principalmente sul settore alpino e lungo i rilievi della dorsale appenninica, dove le cumulogenesi che insorgeranno nelle ore pomeridiane potranno dare luogo a dei rovesci e a qualche temporale di calore isolato.
Il flusso nella libera atmosfera si orienterà dai quadranti nord-occidentali è coinvolgerà parzialmente anche le regioni del centro-sud, producendo l’insorgenza di una discreta attività convettiva sui monti più interni durante le ore più calde della giornata. Da mercoledì l’instabilità termoconvettiva andrà progressivamente ad allentarsi lungo la fascia alpina e prealpina, tanto che i rovesci e i temporali di calore pomeridiani si faranno sempre più isolati, specie sulle Alpi orientali e lungo le aree di confine con la Svizzera e l’Austria. Le umide e temperate correnti oceaniche che scorreranno in quota favoriranno, invece, un incremento dell‘attività termoconvettiva sui monti dell‘Appennino centro-meridionale. Nel pomeriggio di mercoledì dei Cumulonembi di origine termica si potranno formare sui rilievi più interni di Campania, Molise, Basilicata e Calabria, dando luogo a qualche rovescio o temporale sparso, in rapido esaurimento entro le ore serali. Si tratterà comunque di fenomeni molto isolati che solo occasionalmente, gonfiandosi, potranno sconfinare sulle aree di pianura della costa ionica calabrese e sulle pianure pugliesi, dove giungeranno i resti dei Cumulonembi nati sull’Appennino Calabro-Lucano. Volgendo cautamente uno sguardo sul medio termine possiamo già dire che il trend dell’altalena termica (ondate di calore alternate a rinfrescate oceaniche) ci terrà compagnia fino alla metà di Agosto. Verso il prossimo fine settimana, infatti, una nuova avvezione calda in quota, proveniente dall’entroterra desertico algerino, dovrebbe coinvolgere il Mediterraneo centrale e il nostro paese, facendo salire i termometri nuovamente oltre i +34° +35°, con punte localmente superiori nelle aree più interne.