Per ottimizzare l’impiego delle squadre e razionalizzare il lavoro di coordinamento dei sopralluoghi in questa ultima fase dell’attività di valutazione dell’agibilità, la Di.Coma.C ha inviato oggi una nota ai centri di coordinamento provinciali dell’Emilia-Romagna, chiedendo una ricognizione delle residue esigenze di rilievi post-sismici con scheda Aedes e, laddove ancora necessario, con verifica speditiva da parte dei tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Rispetto al numero totale delle istanze di sopralluogo presentate dai Sindaci di 58 Comuni – il cui termine di invio scadeva lo scorso 7 luglio – alla data di ieri risultavano evase, infatti, il 96% delle 58.349 richieste di verifica speditiva. È invece quasi all’87%, su un totale di 35.679, il dato degli edifici danneggiati sottoposti a valutazione di agibilità con scheda Aedes che, è utile ricordarlo, è uno strumento omogeneo per la rilevazione del danno subito dall’edificio, e viene quindi impiegata anche come seconda verifica, più approfondita, nel caso in cui la speditiva abbia dato esito non fruibile.
La richiesta di un riscontro sullo “stato dell’arte” rispetto alle esigenze di sopralluoghi nei diversi comuni – in considerazione dello straordinario carico di lavoro e delle difficili condizioni in cui, soprattutto nelle prime settimane successive ai terremoti, si sono trovati a operare gli uffici comunali ? consentirà di selezionare i casi in cui, ad esempio, più istanze di verifica sono state avanzate per uno stesso edificio, ovvero di integrare eventuali ulteriori necessità non pervenute o emerse dopo il termine dello scorso 7 luglio, così da acquisire un quadro conoscitivo completo entro la fine di questa settimana che consenta la rapida conclusione della fase delle verifiche.
Proseguono, intanto, entrambe le tipologie di verifica: ad oggi sono poco meno di 200, tra squadre Aedes e verificatori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i tecnici impegnati nei sopralluoghi sul territorio.