Siccità in Veneto, -24% delle precipitazioni: arriva “Irriframe” per gestire l’acqua al meglio

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Non c’e’ agricoltura moderna ed efficace senza un’ottimizzazione della risorsa idrica, fattore di assoluta importanza per garantire l’ottima qualita’ delle colture “made in Italy”. La persistente siccita’ di questi giorni, con un -24% di precipitazioni sulla media del decennio, ha rimarcato il problema con forza: serve usare l’acqua con parsimonia e nei posti giusti. Cosi anche i Consorzi di Bonifica ricorrono alla tecnologia per ottimizzare la distribuzione dell’oro blu al momento di fornire l’acqua per irrigare le campagne. In Veneto in particolare viene utilizzato un sistema di coordinamento e gestione dell’irrigazione che si chiama “Irriframe”. All’Unione Veneta Bonifiche spiegano che il progetto non e’ altro che un ”sistema informatico di consiglio irriguo”. Secondo Andrea Crestani, Direttore dell’Uvb “questo sistema innovativo, usato in fase sperimentale in tutti i Consorzi di bonifica del Veneto, fornisce, attraverso l’invio di mail o sms, indicazioni precise e puntuali agli agricoltori sul momento d’intervento irriguo ottimale e sui volumi da utilizzare”. Il sistema si approvigiona di informazioni attarverso la erte e tiene conto di moltissimi fattori come “i dati meteo, forniti dall’Arpav, i dati del suolo, della falda, delle colture e il tipo di impianto aziendale. Attraverso l’elaborazione di questi parametri, Irriframe, calcola il bilancio idrico fornendo indicazioni sul volume d’acqua da usare per ogni singola coltura e il giorno dell’intervento”.

Di fronte a situazioni meteoclimatiche senza precedenti, in cui si e’ registrato un deficit di precipitazioni pari a 214 millimetri, vale a dire -24% rispetto alla media 1993-2011, i Consorzi di bonifica hanno presentato un piano che, oltre ai 22 progetti finanziati dal Pin, contiene oltre 200 idee progettuali per l’irrigazione, indicando un investimento pari a 1 miliardo e 700 milioni di euro interventi di riconversione irrigua per il risparmio idrico (trasformazione delle reti e razionalizzazione) e adeguamento delle reti e obsolete e dei canali e realizzazione di opere utili a contrastare la risalita del cuneo salino”. Curiosmente pero’ se di norma anche l’Europa aiuta molto sul fronte dei finanziamenti di progetti di vario tipo nel piano di sviluppo rurale in Veneto non sono previsti finanziamenti per le reti irrigue dei Consorzi di bonifica: “se la risorsa idrica e’ una priorita’ essenziale per l’agricoltura – sottolinea Romano – come primo fattore di produzione e ambientale, bisogna concentrare su questo comparto le risorse finanziarie”. “Non puo’ esistere finanziamento alle singole aziende per l’ammodernamento e l’innovazione degli impianti irrigui, senza un’efficiente rete di distribuzione. In questo senso i Consorzi si candidano ad essere un elemento indispensabile, assieme alle imprese agricole, per riprogrammare il futuro dell’irrigazione in Veneto”, conclude Romano.

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