Oggi è il 107° anniversario del devastante terremoto/tsunami dell’8 settembre 1905 in Calabria

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La notte tra il 7 e l’8 settembre 1905, alle ore 02:43, la Calabria fu scossa da uno dei terremoti più violenti della sua storia. Una scossa violenta, durata 43 secondi di magnitudo 7,0 rihter.
L’epicentro fu a Nicastro, un piccolo paesino di allora che oggi è il centro storico di Lamezia Terme, nel pieno centro della Regione.
Le conseguenze numeriche non sono catastrofiche: i dati ufficiali parlano di 557 morti e 2.615 feriti, ma secondo fonti di quell’epoca le vittime furono più di 3.000, tra il Catanzarese e il Vibonese, ma anche il Cosentino fu duramente colpito.
La scossa provocò anche un violento maremoto nel litorale Tirrenico.

Quello del 1905 in Calabria è stato uno dei primi terremoti ad essere documentato dal cinema, e gli inviati dei quotidiani nazionali nelle cronache del tempo descrissero i danni dei 326 comuni, i lutti e il ritardo nei soccorsi. Fu talmente devastante che l’inviato del Corriere della Sera, Luigi Barzini, scriveva: ”Non attendetevi un racconto ordinato di quanto ho visto nel rapido giro della regione devastata e neppure una cronaca del tremendo cataclisma. E’ troppo vasto il quadro dell’orrore e ho qualcosa di piu’ urgente da dirvi”.

Soltanto tre anni dopo, nel dicembre 1908, si registrò la catastrofe dello Stretto di Messina, che portò alla distruzione praticamente totale di Reggio e Messina e uccise oltre 100 mila persone.

La Calabria è una Regione ad altissimo rischio sismico, la più esposta in Italia a questo tipo di fenomeni. Negli ultimi secoli ha vissuto due momenti critici: uno circa 220 anni fa, con la crisi sismica di fine ’700, e un altro circa 100 anni fa, a cavallo tra fine ’800 e inizio ’900, con tanti forti terremoti che culminarono proprio in quello, finale e devastante, del 1908.

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