”Noi della Protezione Civile non gridiamo inutilmente al lupo al lupo. Chi fa questo mestiere sa che bastano spostamenti in quota del 10% per cambiare tutto, in un fronte di 2000 chilometri lo spostamento e’ di 200 chilometri. A Roma c’e’ stata una tromba d’aria sulla costa, se fosse avvenuta piu’ dentro il territorio forse non saremmo qui a fare queste considerazioni”. Il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile intervistato in Capital All News parla dell’allarme maltempo. Gabrielli attacca: ”noto che tutti i censori parlano sempre dopo. Non ne ho sentito uno che abbia parlato prima. Nessuno che durante gli allerta abbia detto che stavamo esagerando. Anch’io sono bravissimo a fare il professore del giorno dopo”. Purtroppo, aggiunge Gabrielli, l’Italia ”e’ un paese fragile, ci sono i mutamenti climatici e la popolazione e’ poco allenata a comportamenti di prudenza. E’ cosi’ che nel 2011 abbiamo avuto 50 morti per questi eventi”.