Piove copiosamente su gran parte della pianura Padana con temperature invernali: +7°C a Padova, Ferrara e Treviso, +6°C a Venezia e Bologna, +5°C a Brescia, Piacenza e Parma, +4°C a Bergamo. A Milano non piove ma ci sono appena +5°C, nuvoloso anche a Torino con +6°C e a Trieste con +7°C. Piove, invece, con +5°C a Bolzano mentre a Genova il cielo è nuvoloso con +10°C. Ma piove anche in molte altre Regioni, soprattutto tra Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna, Calabria e Sicilia: a Firenze piove con +7°C, a Perugia e Arezzo con +8°C, a Grosseto con +10°C, ad Alghero con +9°C. Ma le ore più fredde devono ancora arrivare, i picchi con le temperature più basse saranno raggiunti all’alba di martedì 30, con estese gelate su valli e pianure di quasi tutt’Italia, specie al centro/nord. Intanto all’estremo sud il fronte freddo deve ancora arrivare con forti temporali tra la prossima notte e la giornata di domani, lunedì 29 ottobre, soprattutto tra Campania e Calabria tirreniche, lì dove già diluvia da giorni e il maltempo sta facendo sul serio. A Laino Borgo, uno dei paesi del Pollino colpito dal terremoto dei giorni scorsi, nelle ultime 36 ore sono caduti ben 141mm di pioggia, ma sono tantissime le località che hanno superato i 150mm soprattutto in Campania. Il maltempo è arrivato anche a Cosenza dove piove con appena +14°C, in continuo calo, e l’accumulo ha ormai superato i 30mm giornalieri. Attenzione anche al centro/nord: tra Emilia Romagna e Marche nella notte avremo forti temporali con nevicate copiose sui rilievi appenninici. Insomma, il maltempo sta facendo sul serio e ancora ne avremo per molte ore, prima della brevissima tregua di martedì cui seguirà una giornata tempestosa, mercoledì 31 ottobre, l’ultimo giorno del mese quando una nuova perturbazione determinerà piogge abbondanti e torrenziali su gran parte d’Italia. Ma è un’altra storia, ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.
CASSANDRA NON ESISTE, SEMMAI DOVREBBE CHIAMARSI RAFAEL MA PER NOI E’ SEMPLICEMENTE LA PERTURBAZIONE NUMERO 6 – La nota stonata di queste ore, sui media, è il solito buffo nome che è “Cassandra“: un riferimento falso e inesistente per questo vortice ciclonico che imperversa sull’Italia e che, semmai, dovrebbe chiamarsi ‘Rafael‘, come abbiamo spiegato poche ore fa in quest’articolo. Ma per noi è semplicemente la “perturbazione n°6” del mese di settembre, e quella di mercoledì sarà la “perturbazione n°7“, l’ultima. Come abbiamo già ampiamente annunciato, sin da settembre abbiamo deciso di rispolverare l’usanza tipica di grandi meteorologi storici come Bernacca e Baroni, che assegnavano i nomi alle perturbazioni mese per mese in base alla numerazione. Per evitare, così, ridicole devianze sensazionaliste e commerciali.
GLI EFFETTI DEL MALTEMPO DI OGGI SULL’ITALIA: TANTE CRITICITA’ – Momenti di ansia, in particolare, su un traghetto della Cin-Nuova Tirrenia con 254 persone a bordo, equipaggio compreso, che, proveniente da Cagliari, non ha potuto attraccare a Civitavecchia a causa del maltempo e ha ‘riparato’ a ridosso dell’Isola del Giglio, riuscendo a ripartire per il porto laziale solo dopo alcune ore. Nel Casertano un uomo è morto, dopo aver perso il controllo della sua auto quasi certamente a causa del maltempo e dell’asfalto bagnato e a Bacoli una 26enne è rimasta leggermente ferita in seguito all’impatto della sua automobile contro un albero caduto.
Con l’improvviso cambio delle condizioni meteo su Alpi e Prealpi è arrivata la neve e nella laguna veneta, complici da una parte lo scirocco e dall’altra la bora – che è tornata a soffiare su Trieste con raffiche fino a 100 chilometri orari – ha fatto la sua comparsa anche l’acqua alta, superando i 120 centimetri a Venezia e raggiungendo quota 135 nella vicina Chioggia. In Valtellina e in Valchiavenna, causa neve, sono stati chiusi anche alcuni passi. Nevica anche nel bergamasco sopra i 600 metri, in Valbormida, sulle alture di Savona e tra Savona e Genova, e in Val d’Aveto, sempre in Liguria, dove sono entrati in azione gli spazzaneve; sulla costa ligure il vento da nord ha provocato inoltre forti mareggiate e qualche grandinata. La neve è arrivata anche in Sardegna, dove ancora nei giorni scorsi le spiagge erano meta di turisti: a Fonni, nel centro dell’isola, prima nevicata di stagione, mentre sulle coste con il mare in burrasca si sono registrate forti mareggiate, specie sulla costa occidentale; problemi sopratutto nei porti e negli aeroporti dove le operazioni per le navi e gli aerei si svolgono con difficoltà anche se non sono segnalate cancellazioni.
Mareggiate anche a Livorno, con onde alte fino a sei metri e raffiche di vento oltre i 30 nodi (tra 50 e 60 km orari): sospese le partenze previste dei traghetti diretti all’isola di Capraia e in Sardegna, numerosi gli interventi dei vigili del fuoco per tetti e tegole pericolanti, alberi caduti, allagamenti. Situazione difficile nel Frusinate, con case e cantine allagate, frane, tombini ostruiti, strade inondate d’acqua, persone bloccate e in difficoltà: a Sora una scuola media resterà chiusa per le infiltrazioni d’acqua nell’edificio dovuta alle abbondanti piogge; sotto osservazione il fiume Liri. Nel Golfo di Napoli la navigazione resta complicata: partono solo i traghetti mentre i mezzi veloci – jet, aliscafi e catamarani – si muovono a singhiozzo. Le difficoltà di collegamento con la terraferma bloccano anche un traghetto a Ginostra, nelle Eolie, e i 50 isolani che avrebbero dovuto recarsi a Stromboli per votare alle elezioni regionali. Qualche disagio per neve anche sui campi di calcio: rinviato a data da destinarsi l’incontro Lumezzane-Lecce, girone A di 1/a Divisione di Lega Pro, e altre partite delle serie minori nel bergamasco.