La sentenza del Tribunale dell’Aquila, che ha condannato sette esperti della commissione nazionale Grandi rischi, porta a non assumersi responsabilita’ e a non prendere decisioni. E’ quanto ha osservato Romano Prodi, intervenuto questa mattina a Bologna al congresso nazionale dell’Associazione dei direttori amministrativi e finanziari (Andaf). “Non giudico se la sentenza – ha spiegato l’ex presidente del Consiglio – abbia seguito o meno la lettera della legge. Ho riflettuto sulle conseguenze di carattere economico e comportamentale. Cioe’, di fronte a questo, nessuno si attentera’ piu’ a prendere alcuna decisione in questo settore”. “Tutta la pubblica amministrazione – ha proseguito Prodi – si sta adattando al fatto che ogni decisione diventi sempre piu’ complessa, con molti protagonisti, perche’ nessuno puo’ assumersi direttamente la responsabilita’ del si’ e del no”. “Questa – ha continuato il Professore – e’ una cosa di una gravita’ enorme a cui si cerca di porre rimedio nei modi piu’ strani. Attenzione – e’ il monito conclusivo dell’ex premier – perche’ una societa’ in cui nessuno decide e’ una societa’ che muore”.